Aliscafo notturno Messina-Reggio Calabria: un’idea sperimentale in vista dell’estate, se la soluzione per l’Area dello Stretto è a portata di mano…

StrettoWeb

Ogni giorno sono migliaia i pendolari che fanno la spola tra Reggio Calabria e Messina, ma la sera per misteriose ragioni i collegamenti marittimi diretti si interrompono alle 21:00

In un recente articolo pubblicato qui su StrettoWeb, con riferimento alla drammatica serie di fallimenti che negli anni hanno portato all’isolamento di Reggio Calabria e Messina, scrivevamo: “Qui si dovrebbero fare soldi a palate e si dovrebbe vivere da nababbi grazie al turismo, […] La causa di questo disastro è proprio il cattivo funzionamento del sistema dei trasporti […]. E se i turisti non possono arrivare, puoi avere le bellezze migliori del mondo ma non puoi certo farle vedere e quindi farle fruttare. Oggi Reggio Calabria e Messina si ritrovano completamente isolate. Non ci sono treni, non ci sono aerei, non ci sono strade e non ci sono navi. I collegamenti non funzionano ne’ via terra, ne’ via mare ne’ via cielo. E’ un sistema completamente da rivedere, perchè le infrastrutture ci sono (finché non demoliranno fisicamente anche quelle!) ma non vengono utilizzate a dovere”.

Quella del trasporto marittimo tra le due sponde dello Stretto è una spina nel fianco. Da tempo il Sindaco Accorinti si spende in fantastici monologhi su quanto sia importante il gemellaggio fra le due città e sull’opportunità di rafforzarne il legame. Parole sempre più che condivisibili, ma che da anni restano confinati nelle stanze di Palazzo Zanca.

Eppure la soluzione per rafforzare questo legame è sotto gli occhi di tutti, si parla di una soluzione semplicissima, niente a che vedere con cifre esorbitanti o investimenti da capogiro. Si potrebbe iniziare potenziando il collegamento marittimo Messina-Reggio Calabria.

Ogni giorno sono migliaia i pendolari che fanno la spola tra le due città. Ma la sera per misteriose ragioni i collegamenti marittimi diretti si interrompono (nella migliore delle ipotesi) alle 21:00. Infatti l’ultima corsa che parte da Messina per Reggio è alle 20:15, invece l’ultima da Reggio per Messina è alle 20:55. Inoltre – ed è questo il più grande controsenso – il sabato, la domenica e in tutti i giorni festivi, le due città sono completamente isolate sin dal pomeriggio: l’ultima corsa da Messina è alle 17:00, da Reggio alle 17:40. Insomma, è peggio di andar di notte (l’espressione calza a pennello) e chi vuole viaggiare deve necessariamente fare affidamento sulle navi Caronte che collegano Villa San Giovanni con Messina (ma poi non c’è alcun mezzo pubblico tra Villa e Reggio).

L’inutilizzo serale delle infrastrutture di collegamento fra le due sponde è un vero spreco di opportunità. Le due città dello Stretto hanno un ricchissimo patrimonio artistico-culturale, ma paradossalmente non utilizziamo i mezzi (che abbiamo) per promuoverli. Nel 2017 due comuni che si fregiano del titolo di “Città Metropolitana” dovrebbero attivarsi per garantire un servizio diretto anche notturno dei trasporti in mare, specialmente nel weekend. Misure come queste sarebbero di grande aiuto alle due città, oggi più che mai bisognose di trovare nuove strade per il marketing turistico.

In via sperimentale, specialmente in vista dell’estate, si potrebbe iniziare dal sabato sera, inserendo una corsa notturna per il rientro nelle due città. Basterebbe una corsa, appunto, di rientro, a cavallo della mezzanotte (perchè per l’andata serale potrebbero anche andar bene gli orari già esistenti).

Che poi, a dirla tutta,  un esperimento simile fu realizzato per la Notte Bianca di Reggio, nel settembre del 2007. Dieci anni fa. In quella occasione venne addirittura garantito un servizio gratuito e continuo di aliscafi da Messina e Taormina per Reggio Calabria, per tutta la notte. In quella “mitica” notte gli aliscafi viaggiarono ininterrottamente stracolmi, migliaia di siciliani (e persino di catanesi, da Taormina!) arrivarono a Reggio comodamente via mare (gratis!) e tornarono a casa dopo tante ore di divertimento e svago sul chilometro più bello d’Italia. Oggi sembra che nessuno ne abbia apprezzato i vantaggi nonostante quel servizio contribuì non poco al successo dell’evento reggino, che divenne simbolo dell’integrazione tra le due sponde dello Stretto al punto che quella del 2007 venne chiamata la “Notte dello Stretto“.

L’altro giorno, proprio su questo argomento ho intrattenuto una gradevolissima conversazione con gli addetti alla vendita biglietti della compagnia Liberty Lines a Messina, i simpatici signori raccontavano che  questo week-end la vendita dei biglietti per Reggio ha avuto una inusuale impennata, per via della “Festa del cioccolato“. Eventi come questi, se opportunamente organizzati dal punto dei trasporti, hanno un alto potenziale attrattivo, perché in grado di attirare i potenziali turisti e fidelizzare la clientela. Immaginate la chance (reciproca) di potersi recare nella città dirimpettaia per gustare un gelato, mangiare una pizza che non sia sempre negli stessi posti, andare al teatro o a una festa, frequentare un pub o passeggiare per le vie del centro. Perché due città che si integrano non possono farlo esclusivamente per motivi di studio e lavoro, ma anche per svago e relax.

Le infrastrutture ci sono e la soluzione è veramente a portata di mano.

Altrimenti non ci resta che sognare con il pesce d’aprile sull’Aeroporto “Madonna della lettera”, la “manna dal cielo” per i pendolari dello Stretto, e state sicuri che nel progetto del magnate indiano i collegamenti Messina- Reggio erano assicurati h24.

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