Corea del Nord, il ministro degli esteri Han Song-Ryo: “Non fermeremo i test missilistici, la risposta nord-coreana sarà senza pietà”

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Il  vice ministro Esteri della Corea del Nord dichiara che i test missilistici proseguiranno su base anche settimanale

Nonostante le sanzioni e e le condanne internazionali “la Corea del Nord non fermera’ i test missilistici, che proseguiranno, invece, su base settimanale, mensile e annuale“.  Ha dichiarato il vice ministro degli Esteri di Pyongyang, Han Song-Ryol,  oggi ai microfoni della Bbc .  “Condurremo test missilistici su base settimanale, mensile e annuale“, ha continuato il vice ministro degli Esteri di Pyongyang, “e se gli Stati Uniti intraprenderanno un’azione militare, il risultato sara’ una “guerra totale“. Simile avvertimento era stato già lanciato lo scorso sabato, in occasione della parata militare che si e’ tenuta a Pyongyang da , Choe Ryong-Hae, alto funzionario del regime che ha aperto anche allo scontro nucleare con Washington. Sempre nella giornata di oggi, a concedersi ai microfoni  dei media stranieri un altro alto funzionario di Pyongyang, Sin Hong-Chol, anch’egli  vice ministro degli Esteri: “L’esercito nord-coreano si trova gia’ in stato di “massima allerta e nel caso di un’aggressione degli Stati Uniti o dei suoi alleati, la risposta nord-coreana sara’ “senza pieta‘”. Anche il vice presidente statunitense, Mike Pence, oggi in Corea del Sud,ha ribadito la linea di Washington nei confronti di Pyongyang: “tutte le opzioni sono sul tavolo, inclusa quella militare“.

Le  tensioni attorno alla Corea del Nord cominciano nel febbraio scorso dopo i test missilistici di Pyongyang  con nuove armi a disposizione del regime di Kim Jong-Un, i missili a medio raggio Pukguksong-2, ma e’ stato soprattutto nelle ultime settimane che la situazione si e’ fatta più calda, al punto che anche il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, aveva dichiarato, venerdi’ scorso, che non va sottovalutato il rischio di uno scontro in Corea del Nord, e che e’ necessario tornare al dialogo per prevenire una crisi. Pyongyang, intanto, è inamovibile nella condanna all’attacco statunitense alla base siriana di Al-Shayrat del 7 aprile scorso. Sempre oggi, il leader nord-coreano Kim Jong-Un, ha inviato un messaggio al presidente siriano, Bashar Al-Assad, in cui cita la “sconsiderata” azione militare statunitense, mentre dalle Nazioni Unite, l’ambasciatore nord-coreano all’Onu, Kim In-Ryong,  in cui condanna nuovamente l’attacco degli Stati Uniti alla base siriana di Al Shayrat del 7 aprile scorso definendo la manovra un atto compiuto con “una logica da gangster” e affermando che la Corea del Nord e’ pronta a rispondere “a ogni modalita’ di guerra” gli Stati Uniti intendano intraprendere.

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