Incredibile a Tusa (Messina): abusi ambientali nella famosa “Fiumara d’arte”, sequestrata la ditta che gestiva la raccolta dei rifiuti per violazioni ambientali e urbanistiche [VIDEO]

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I Carabinieri della Compagnia di Mistretta, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Patti, nel corso di sevizi volti alla prevenzione e repressione dei reati in materia ambientale, hanno fatto accesso presso i locali della ditta che, dal gennaio 2014 ad oggi, gestisce il servizio di raccolta rifiuti solidi urbani per conto del Comune di Tusa, BARBERA SERVIZI E LOGISTICA S.R.L.S..

L’ impresa , ubicata a Castel di Tusa, adiacente al greto del torrente Tusa, luogo meglio conosciuto per la presenza della fondazione “Fiumara d’arte” che sul torrente stesso ha scelto di porre le sue prime opere e da cui deriva il nome stesso, nonché località che da due anni a questa parte ha ottenuto il riconoscimento di Bandiera Blu (autorevole riconoscimento internazionale assegnato annualmente  che premia l’eccellente qualità delle acque del mare, la gestione dei rifiuti, la regolamentazione del traffico veicolare,  la  depurazione delle acque reflue ed  i servizi in spiaggia) per la spiaggia “Lampare” nel 2015, nonché per la stesso sito e per quello della “Marina” nel 2016. Nel corso del controllo sono stati accertati a carico dei titolari della ditta numerosi reati ambientali, come ad esempio, lo svolgimento di un’attività di gestione rifiuti speciali non autorizzata, in quanto era stata realizzata una discarica abusiva di rifiuti ingombranti, anche  pericolosi, senza la prevista autorizzazione e la realizzazione abusiva di una vasca interrata, contenente il percolato prodotto dai rifiuti urbani, che, collegata attraverso una tubatura sotterranea, sversava, da circa tre anni e mezzo, tali liquidi direttamente nel torrente e quindi in mare.

Inoltre sono state accertate numerose violazioni urbanistiche, poiché la stessa ditta non ha mai chiesto nessuna autorizzazione al Comune per la costruzione di alcuni fabbricati e manufatti, né ha mai chiesto l’autorizzazione alla sovrintendenza dei beni culturali, trattandosi di zona soggetta a vincolo paesaggistico. Buona parte dell’area è stata posta sotto sequestro dagli inquirenti.

Inoltra  sono ora al vaglio  dei magistrati  le modalità  di affidamento del servizio da parte del comune di Tusa che dai primi accertamenti  risulterebbe  affidato  con molteplici ordinanze contingibili ed urgenti alla ditta BARBERA SERVIZI E LOGISTICA S.R.L.S., nonostante  la mancanza  dei requisiti.

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