Al fine di garantire un più efficiente collegamento con l’entroterra, l’Ente ha impresso forte impulso alla conclusione dell’iter di avvio dei lavori di realizzazione del nuovo gate way ferroviario. Al momento, manca solo un tassello. Dopo aver, infatti, completato e trasmesso, lo scorso gennaio, la documentazione alla Regione Calabria, l’Ente è in attesa di ricevere la verifica di pre-fattibilità d’impatto ambientale dell’infrastruttura. Appena la riceverà passerà, celermente, all’approvazione del progetto definitivo esecutivo, presentato a novembre scorso dalla Sogemar che si è aggiudicata la gara di progettazione, realizzazione e gestione del nuovo terminal intermodale del porto di Gioia Tauro. In attesa, infatti, di ricevere la relativa comunicazione dai competenti uffici regionali, e per accelerare i tempi, l’Autorità portuale ha già individuato, con procedura ad evidenza pubblica, il soggetto preposto alla validazione del progetto. Inserite in una più ampia e organica attività di sviluppo ferroviario del porto, e per rendere velocemente operativo il nuovo terminal intermodale, sono state altresì completate le infrastrutture viarie, che saranno messe a servizio del nuovo terminal ma che rientrano nella programmazione lavori di viabilità per il completamento del comparto nord, finanziati con l’APQ 2010. Rientra, altresì, in questo stesso Accordo di Programma Quadro, ma comunque funzionale al nuovo gate way ferroviario, il miglioramento dell’asta ferroviaria che collega il terminal auto con la stazione di San Ferdinando che immette, successivamente, nella rete nazionale. Maggiore performances allo scalo sarà, altresì, garantita dalla piattaforma informatica multimediale, che interesserà l’intera area portuale ed il suo retroporto. La gara è stata aggiudicata con relativa sottoscrizione del contratto. Si tratta di una piattaforma integrata di servizi informativi all’avanguardia, messa a disposizione degli enti e di tutti gli operatori privati. L’obiettivo è quello di facilitare il trasferimento di documenti e di comunicazioni, per garantire lo snellimento delle pratiche burocratiche che spesso rallentano le procedure amministrative. In questo modo, si avrà, in tempo reale, la conoscenza completa degli atti che contraddistinguono ogni specifica infrastruttura, ente pubblico o azienda privata che gravitano nella zona portuale. Nell’ottica di implementare e attirare nuove realtà imprenditoriali, sono stati consegnati i lavori di realizzazione di un capannone industriale di nuova generazione di 25mila metri quadrati. Sarà destinato ad attività industriali, di deposito, di lavorazione e di movimentazione merci all’interno della zona franca. Ed è proprio di questi giorni l’avvio di specifici incontri con operatori internazionali della logistica integrata ai quali far conoscere le opportunità offerte da questa realtà.
Per garantire la piena funzionalità dello scalo, attraverso una maggiore efficienza delle attività portuali, sono in atto i lavori di dragaggio e di adeguamento della banchina, lungo buona parte del canale portuale. Sono, infatti, in corso le attività di adeguamento della banchina nord, che interessano il tratto E ed il tratto F per 384 metri, con relativo dragaggio dei fondali che omogeneamente raggiungeranno una profondità pari a 14,5 metri. Nel contempo, a sottolineare l’alta infrastrutturazione dello scalo, sono stati, altresì, realizzati i lavori del tratto D, finalizzati all’adeguamento sismico della banchina e al dragaggio dei fondali, dotati così di una profondità di 17 metri. Aumenta, quindi, l’ulteriore capacità ricettiva del porto di Gioia Tauro, unico in Italia a lavorare, contemporaneamente, tre navi portacontainer di ultima generazione. Dopo aver approvato la variazione al Piano operativo triennale delle opere 2016 – 2018, l’Autorità portuale di Gioia Tauro ha dato pieno slancio all’iter di realizzazione delle opere infrastrutturali funzionali al bacino di carenaggio, per fare di Gioia Tauro un hub completo in grado di offrire servizi integrati e rispondenti a tutte le diverse esigenze di mercato. A tale proposito, all’interno di un contesto normativo comunitario in materia di aiuti di stato e di concerto con la Regione Calabria, è stata redatta la relativa scheda di finanziamento. Nel contempo, si è conclusa la procedura, ad evidenza pubblica, con l’aggiudicazione della prima fase di progettazione ed adeguamento tecnico-funzionale della banchina da destinare al bacino di carenaggio. Alla luce del lavoro svolto il commissario straordinario Andrea Agostinelli ha aggiunto: “abbiamo messo in atto un’ampia e complessa attività programmatica ed esecutiva per dotare lo scalo, attraverso anche l’istituzione dell’Agenzia del lavoro portuale, di specifiche realtà occupazionali, accompagnate da un mirato programma di formazione, che è la conseguenza della diversificazione delle attività portuali poste in essere. Non si è, quindi, sprecato nemmeno un attimo di tempo, siamo pronti a lasciare questa nuova realtà e queste nuove opportunità alla prossima “governance”.