A Paternò (CT) è nata l’Unione Cantastorie con lo scopo di riportare in vita la grande tradizione del Mediterraneo che ha caratterizzato lo scorso secolo
L’incontro si è concluso con uno spettacolo coinvolgente che ha visto alternarsi sul palcoscenico del teatro dodici esibizioni accompagnate dalle loro diversità di stili e le loro narrazioni, tra tradizione e innovazione. L’idea sarà sostenuta anche dal network di musicisti Calabria Sona. Nei giorni successivi all’incontro, si è messa in moto una macchina organizzativa che ha visto, a meno di un mese di distanza, nascere questa nuova realtà. Il consiglio direttivo costituitosi vede al suo interno artisti del calibro di Nonò Salamone (Sutera, CL), Alfio Patti (Catania), Cettina Busacca (Paternò, CT), Sara Cappello (Palermo), la regista Luana Occhipinti (Ragusa), Fulvio Cama (Reggio Calabria) che ricopre il ruolo di direttore artistico e Franco Occhipinti (Ragusa), nel ruolo di presidente.
Un gruppo di tutto rispetto che rappresenterà l’Unione Cantastorie e che già dalle premesse sarà veramente una grande casa aperta a tutti siano essi Cantastorie duosiciliani, italiani o del resto del mondo. Il progetto è ambizioso: si punta a diventare una realtà artistico-culturale di levatura mondiale attraverso la formale presentazione della candidatura del cantastorie a Patrimonio dell’Umanità Unesco. Si punterà a riportare nelle piazze, nei teatri, nei borghi, nei castelli della nostra terra, ancora in scena la figura del cantastorie che sopravvive da quando Omero cantava l’Iliade e l’Odissea. Il progetto prevede la realizzazione di Festival e Rassegne, laboratori e mostre, convegni ed una serie di attività legate alla salvaguardia ed alla rivalutazione di questa antica figura, centro della più pura identità territoriale.
L’adesione è gratuita e libera e basta compilare una scheda di accesso che presto verrà divulgata attraverso i canali web dedicati e non comporta alcun impegno se non il sostegno all’iniziativa, fosse esso anche solo morale.