Aeroporto dello Stretto: avviata la petizione popolare per la richiesta di dimissioni della maggioranza e dell’opposizione
Martedì 30 maggio 2017, presso la Prefettura di Reggio Calabria si è tenuto l’aggiornamento del tavolo istituzionale dell’11/05/2017, avente ad oggetto le problematiche attinenti alla tutela e sviluppo dell’aeroporto Tito Minniti. Al tavolo, presieduto dal Capo di Gabinetto dott.ssa Adorno, hanno partecipato le Istituzioni Locali e Regionali, l’ing. Manlio Guadagnolo, in rappresentanza della Sacal SpA e Sacal GH, la Coordinatrice della Curatela fallimentare ex Sogas SpA,, delegata alla gestione provvisoria dello Scalo, una delegazione del Comitato pro aeroporto dello Stretto e una rappresentanza dell’associazione partner U.Di.Con. In apertura, è stata sottolineata la sinergia avviata per mantenere lo Scalo operativo fino all’effettivo insediamento della nuova società di gestione, con particolare riferimento all’accordo raggiunto col Tribunale, dietro ulteriore finanziamento da parte delle Istituzioni, per la concessione di un’ultima proroga fino al 14 luglio 2017, termine entro il quale la società temporaneamente aggiudicatrice del Bando Enac dovrà prender possesso gestionale. Il tavolo è proseguito con le dichiarazioni degli Organi partecipanti, che puntano la loro fiducia sulle potenzialità dello scalo e sui programmi avviati per il suo sviluppo. Il Comitato, tuttavia, ha preso atto che nessuna concreta risposta è stata data alle precise istanze avanzate da tempo alle Istituzioni Territoriali.
L’incontro di aggiornamento avrebbe dovuto dare risposte in merito all’immediato ripristino dei livelli essenziali del trasporto pubblico aereo sull’Area dello Stretto. Dagli interventi dei soggetti istituzionali, invece, è emerso che per la riattivazione dei precedenti orari di volo già insufficienti per il bacino d’utenza locale, non sono state portate a buon fine trattative né Alitalia né con Blue Panorama. Eppure gli impegni manifestati dalle stesse Istituzioni, e reiterati fino all’ultimo incontro dell’11 maggio 2017, andavano in questa direzione. Non risulta neppure alcun’altra trattativa con vettori di linea alternativi alle due compagnie sopra citate. Mentre le due Città Metropolitane di Reggio Calabria e Messina, alle porte della stagione più favorevole al turismo, sono state relegate a un’offerta di voli limitata ad una tratta per Roma ed una per Milano, peraltro, in orari centrali della giornata non funzionali, si registra un’ulteriore beffa. A partire dal 5 giugno 2017, infatti, Alitalia ha inserito un ulteriore volo mattutino alle ore 8:00, ma sulla tratta Lamezia/Roma. Dal tavolo, inoltre, è emerso che anche l’opzione tampone del broker People Fly, che avrebbe dovuto svolgere dei voli charter stagionali, sembra esser sfumata insieme alle altre prospettive. Nessun volo mattutino quindi per l’Area dello Stretto e nessun possibile rientro alla sera! Con buona pace, soprattutto, per chi deve spostarsi per lavoro, salute o altra esigenza, che oltre ai disagi dovrà sopportare un aggravio di spesa (es. pernottamento). Quello che è emerso, in modo chiaro, è l’arroganza del potere, basata su una perversa concezione della democrazia, in cui il cittadino dovrebbe essere al servizio delle Istituzioni (non il contrario) e relegato al ruolo passivo di ascoltatore. Si è notato, infatti, poca trasparenza nel fornire risposte approfondite sugli aspetti tecnici, gestionali ed economici. Ancora oggi, infatti, il piano industriale della Sacal resta un mistero.
Oggi, pertanto, dopo mesi di incontri, confronti e proposte, il Comitato non può far altro che registrare solo dichiarazioni di intenti e protocolli d’intesa da parte delle Istituzioni. Sembra evidente che esse rimangono in attesa che si insedi la nuova società di gestione lametina, delegando alla stessa le sorti dello sfortunato “Tito Minniti”, con scarico di responsabilità politiche. E’ un atteggiamento irresponsabile, poiché allo scalo sono legate le sorti dell’intero territorio dello Stretto e dei suoi cittadini, visto che gli investimenti per l’infrastruttura aeroportuale condizionano gli investimenti, (pubblici e privati), di tutto l’indotto che gravita intorno ad essa, (trasporti su rotaie, su gomma, sviluppo strutture ricettive, imprese, università, ecc). Anche la tanto acclamata continuazione dell’esercizio provvisorio, pur necessaria, si sarebbe potuta evitare con una gestione attenta e tempestiva della vicenda. Invece, sono stati bruciate ingenti risorse (soldi dei contribuenti) degni di una più proficua destinazione. La mortificazione del diritto alla mobilità, purtroppo, è solo il paradigma delle privazioni che ciclicamente vengono inferte ad una comunità locale completamente esasperata. In ragione di tali presupposti, il Comitato è costretto ad avviare, senza indugi, le azioni di protesta sospese, a partire dal prossimo venerdì 9 giugno 2017 con la mobilitazione (in primis petizione di dimissioni) finalizzata a richiamare le responsabilità dei rappresentanti istituzionali locali, sia di maggioranza, sia di opposizione, che finora si sono alternati al governo e che non hanno posto rimedio a questo lento e prevedibile declino.
La petizione, che verrà effettuata sia on line, sia cartacea, nei punti nevralgici della città, avrà il fine di richiedere l’intervento sostitutivo per la garanzia delle prestazioni del servizio pubblico, (ai sensi degli artt. 117, co. 2 lett m e 120, co. 2 della Costituzione). Unitamente al documento popolare, il Comitato procederà alla raccolta delle adesioni per una trasferta in pullman nelle sedi Istituzionali di Catanzaro, finalizzata ad amplificare e condividere la protesta verso tutti gli Organi responsabili. Si rinvia, infine, ad un prossimo comunicato per i dettagli delle attività e si sollecitano tutti i cittadini, singoli ed associati, ad unirsi nella protesta ed attivarsi per la tutela del proprio territorio abbandonato alle solite tristi logiche partitiche.