Giovanni Visconti e la delusione al termine dell’undicesima tappa del Giro d’Italia numero 100
Ancora un finale deludente per Giovanni Visconti. Il corridore siciliano della Bahrain Merida, compagno di squadra di Vincenzo Nibali, dopo l’ottima prestazione nell’ottava tappa del Giro d’Italia, rovinata dalla caduta di Conti a 700 metri dal traguardo di Peschici, è arrivato ancora una volta ad un passo dalla vittoria. Oggi, a Bagno di Romagna, è arrivato quinto e non ha nascosto tutta la sua delusione e rabbia: “oggi sono più deluso dell’altro giorno, ero davanti per essere come punto d’appoggio a Vincenzo, qualora fosse venuta una corsa dura da dietro, è stata dura ma non abbastanza per fermarmi e fare un lavoro importante, quindi la mia squadra mi ha lasciato giocare le mie possibilità anche oggi, quindi nel finale è normale che sono diventato il più controllato essendo uno dei più veloci, un po’ di rammarico perchè non ho capito la corsa di Amador che chiudeva sempre su di me quando scattavo, mentre il suo intento era quello di guadagnare più tempo possibile e secondo me oggi poteva farlo“, ha dichiarato il siciliano ai microfoni Rai. Visconti ha poi spiegato il perchè della sua ira, che lo ha portato poi a scaraventare la sua bici contro il pullman del suo team: “sono momenti dopo 4 ore e mezzo di rabbia, perchè sapevo che avevo la vittoria a portata di mano, oggi avevo risparmiato energie stando a ruota, nel finale sono rimasto male per come si è comportato Andrey con me, dato che siamo anche amici, ho provato anche a incitarlo e a dirgli di tirare perchè se sei a 2 minuti da Nibali io nom posso fare un lavoro per te durante tutta la tappa, ma nel finale è logico che tiri dritto per guadagnare il più possibile, mi ha anche mandato a quel paese, e sono rimasto spiazzato, controllavano tutti me“, ha aggiunto “Sono arrabbiato perchè oltre a sbagliare qualche mossa non mi si mette mai la corsa in maniera facile o nel verso giusto, guardiamo il fatto che oggi non ho faticato molto e che Vincenzo è arrivato dove doveva arrivare”, ha concluso Visconti.