Giro d’Italia, Martinelli col cuore in mano: “tra i ragazzi sconforto e incredulità, ecco cos’era Michele per loro”

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Martinelli e il dolore per la scomparsa di Michele Scarponi: parole bellissimi del ds del Team Astana

LaPresse/ Fabio Ferrari
LaPresse/ Fabio Ferrari

Oggi la quarta tappa del Giro d’Italia. I corridori, dopo una giornata di riposo, trasferiti dalla Sardegna alla Sicilia, pedaleranno oggi da Cefalù all’Etna, per la prima vera salita dell’edizione del Centenario della corsa rosa. Oggi la prima vera sfida tra big, nella quale si vedranno le vere condizioni di Nibali e Quintana, i due rivali, favoriti alla vittoria. In casa Astana però si pensa ancora alle difficoltà che il team ha dovuto affrontare quest’anno, alla vigilia del Giro 100: prima l’infortunio al ginocchio di Fabio Aru, poi la morte di Michele Scarponi. Non mi sarei aspettavo di trovarmi a dirigere questa squadra senza Aru e senza il suo secondo capitano, Scarponi. Le dico la verità, non siamo ancora usciti dal marasma di emozioni che ha seguito la morte di Michele. Nei ragazzi vedo lo sconforto, l’incredulità di quello che è successo, è come se avessero staccato la spinta, Scarponi in questo gruppo non era il capitano ma la centralina, aveva un modo straordinario di gestire i rapporti, era qualcosa in più“, ha dichiarato sincero il ds del team kazako in un’intervista al Corriere dello Sport. “In questo Giro avrebbe fatto la differenza come sempre, però voglio dire che, in vita mia ho passato altri lutti, pensi alla morte di Pantani. Ma non mi era mai capitato di vedere quanto sta succedendo con Michele. C’è stata una risposta così incredibile della gente, non solo degli appassionati di ciclismo, che in qualche modo ha lenito il dolore che tutti abbiamo provato. Umanamente sono rimasto colpito dall’effetto che ha provocato questa tragedia, almeno è stato reso merito a una grande persona. E mi sono convinto di una cosa: il nostro sport è davvero una salita perenne. Che ci abitua a superare anche le più terribili asperità della vita“, ha concluso Giuseppe Martinelli.

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