Giro d’Italia, Nibali ringrazia i tifosi

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Vincenzo Nibali ringrazia il pubblico per il sostegno ricevuto durante la tappa di ieri e Rodriguez sogna di vederlo in rosa

LaPresse/ Fabio Ferrari
LaPresse/ Fabio Ferrari

Vincenzo Nibali ci ha provato ad attaccare la maglia rosa. Ieri, nella 15ª tappa del Giro d’Italia il corridore della Bahrain Merida ha cercato di recuperare secondi su Dumoulin, ma ha chiuso col gruppo dei migliori. Una buona prova per il messinese che in questa settimana proverà l’attacco definitivo alla maglia rosa. La tappa di ieri non ha chiuso ancora i giochi. I valori espressi sono alti, ma bisogna sempre dare il massimo per non cadere e perdere l’opportunità di vincere questo Giro d’Italia. Nibali ieri ha dimostrato di essere in buona forma e sicuramente sarà all’attacco nelle prossime frazioni. La tappa di ieri è stata molto agguerrita e Nibali racconta le sue sensazioni: “questa tappa era bella. Ci ho provato. Peccato che sulla Boccola sono rimasto chiuso, mi hanno dato anche diverse pacche addosso. Non sono riuscito a partire prima, poi ho provato l’accelerazione in cima, per la tappa. Non era semplice. Nell’ultimo pezzo, quando è partito Jungels, io da dietro uscivo molto veloce sulla sinistra, c’erano le persone… Capisco l’euforia, è bello pure vedere così tanto pubblico. La gamba rispondeva abbastanza bene – ha dichiarato Nibali come riportato da La Gazzetta dello Sport -. La caduta di Quintana? Ero un po’ indietro io, l’ho visto per terraDumoulin ha fatto cenno di rallentare ma ci siamo fermati tutti. Quando Nairo è rientrato, ha cominciato la Orica a fare il ritmo. Muoversi sulla discesa del Selvino? No, c’era pianura dopo e come difficoltà non era tale da poter fare la differenza”. In questa settimana Nibali sarà all’attacco. Le salite sono nel suo DNA e soprattutto la vittoria scorre nelle sue vene. Lo Squalo sicuramente userà oggi la pausa per ricaricare le batterie e domani tornerà alla caccia della maglia rosa indossata egregiamente da Dumoulin: dei valori in campo non mi posso lamentare, sono molto buoni. Il livello qui è altissimo, c’è gente che sta meglio di me. Sulle salite affrontate finora ho sempre pagato, io più che dare il massimo… Più di così non posso fare. Verso l’arrivo di Oropa ho pagato e sono rimasto deluso anch’io. Non è finita. Il ritardo su Dumoulin però è grande, bisogna essere obiettivi. Se vincerà lui a Milano, gli stringerò la mano”.

 

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