Messina, convegno formativo “Le nuove frontiere della psicopatologia”

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La Badiazza di Messina ha ospitato il convegno formativo “Le nuove frontiere della psicopatologia”, una giornata di lavori e di confronto

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Si è discusso di: Frontiere, visioni, disidentità, mutazioni psichiche, solitudine, dissoluzione, produzioni proiettive, narcisismo, invisibile, limite, alterità, sono state alcune delle parole chiavi che il convegno ha percorso per cercare di comprendere lo spirito del nostro tempo e le nuove forme della psicopatologia.

Il dott. Matteo Allone, curatore scientifico dell’Evento si è dimostrato soddisfatto per la perfetta riuscita dell’evento ed ha dichiarato:  “Nella ricerca di comprensione abbiamo bisogno di aprirci a scenari sinora sconosciuti. Fedele alle sue radici archetipiche, il tema della frontiera nelle tante declinazioni di senso, ci riconduce a ciò che ci unisce e ci divide insieme. L’ombra individuale e collettiva necessità di un’attenzione ineludibile per quanti sono impegnati nell’ardua e necessariamente consapevole attività di cura. Il fenomeno migratorio, le guerre, la post-modernità, il nemico interno ed esterno, il mondo reale e quello oltre lo schermo, richiedono una riflessione attenta ed aperta al confronto ed ai diversi saperi”. 
Questo terzo evento nato dalla sinergia Ordine dei Medici della Provincia di Messina, e il  Centro Italiano di Psicologia Analitica per l’Italia Meridionale e La Sicilia, realizzato in un luogo simbolico come La Chiesa di Santa Maria della Valle, crocevia di incontro e contaminazione della cultura mediorientale ed europea, è stato un proseguire nel cammino tracciato di formare gli operatori sugli aspetti etici, clinici, psicologici e sociali di scenari complessi che sottendono nuove problematicità psicopatologiche.
I temi affrontati su più fronti, hanno cercato  di sviluppare una consapevolezza critica ed approfondita al fine di mettere in atto processi ed azioni volte a fronteggiare adeguatamente situazioni che non hanno più il carattere dell’emergenza. L’evento è iniziato con il saluto delle autorità, la prima parte è stata moderata da Lino Ancona e Francesco La Rosa. I lavori sono stati introdotti dal dott. Allone che ha parlato delle “Nuove frontiere della psicopatologia”. Sono seguite le relazioni di: Ferdinando Testa, La clinica delle visioni: tra fenomenologia ed immaginazione, Maurizio Nicolosi, Il tempo (triste) della disidentità  e Giulia Valerio, Prospettive etnocliniche: le frontiere dell’invisibile.
Dopo un break  sono intervenuti come moderatori: Giuseppe Rao, Melania Mento e  a seguire gli interventi di: Daniele La Barbera, Fisiopatologia dei mondi artificiali, tra mutazioni psichiche e cambiamenti antropologici – Luigi Baldari, Effetti fisiologici e patologici della solitudine e Gioia Marzi, l’anoressia oltre il culto e la dissoluzione del corpo. La mattinata si è conclusa con una discussione finale.
Nel pomeriggio i lavori sono ripresi con i seguenti moderatori: Giuseppe Mento e Clemente Cedro, con  le relazioni di Salvatore Settineri, Qual è il confine nella produzione proiettiva? Riccardo Mondo, Alterità alienate. Ospitare lo straniero nell’analisi di gruppo, Giovanna Gioffrè, Narcisismo 2.0: il predominio dell’immagine sull’immaginazione, l’intervento finale è stato affidato a Mario Gullì,  Salire il limitare di gioventù, ostacoli al passaggio all’età adulta. La parte finale dell’evento è stata dedicata alla verifica dell’apprendimento, alla compilazione del questionario E.C.M. e sulla qualità percepita.
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