Messina, il Castello del Puparo a Maregrosso: la casa-museo di un artista precursore dell’arte del riciclo [FOTO]

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La casa del Puparo a Messina è una costruzione singolare, muri e pareti interne sono completamente decorati da mosaici e sculture

casa del puparoA Messina, tra le viuzze e le casette  di Maregrosso, giacciono i resti della casa del Cavalier Cammarata, meglio conosciuta come casa del “Puparo”. La costruzione rappresenta uno scorcio, una piccola testimonianza dell’opera del Cavaliere, un esempio di arte nel degradato contesto di una periferia sempre più dimentica dal resto della città.

La casa del Puparo è una costruzione singolare, muri e pareti interne sono completamente decorati da mosaici e sculture realizzate a mano dall’artista.  Cammarata, può essere definito un precursore di quella che oggi noi definiamo arte del riciclo. L’ artista, che amava farsi chiamare cementista, negli anni ha decorato la sua fortezza con cemento e materiali di risulta, tra cui rifiuti dai pezzi di vetro,  fari  delle automobili, lattine e ciò che trovava nei dintorni.

puparo 4La storia dell’artista messinese è una storia travagliata, Cammarata fu soldato in Africa e nell’Egeo negli anni Trenta e finita la guerra, decise di  emigrare in America. Rientrò a Messina poco dopo e si stabilì nel povero quartiere di Maregrosso, dove lavorò di muratore e artigiano.  Solo a partire dal 1970 iniziò a dedicarsi alla decorazione della sua baracca, trasformandola in un fantasioso castello.  La facciata divenne un inventario di forme, dove figure  animalische sono alternate a  crocifissi, madonne e putti.  Sul tetto di questo singolare castello domino stravaganti pinnacoli decorati da mosaici in pietra dipinti con colori sgargianti. All’interno della costruzione giace  in bella mostra la cosiddetta “Madonna della Birra” una scultura realizzata dall’artista i colori del manto e del vestito sono stati ottenuti da Cammarata inserendo nel cemento dei cocci di bottiglie di birra. Purtroppo dell’opera dell’artista oggi rimane soltanto la facciata, il resto è stato demolito nel 2007 dalle ruspe per far posto al parcheggio di un supermercato adiacente.

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