Messina, il consigliere comunale Libero Gioveni parla del generale Camp: ecco le sue parole

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A Messina il consigliere comunale Libero Gioveni ha parlato della sostituzione del generale Cama e dell’amministrazione che secondo lui si arrampica sugli specchi

“Il defenestramento del Ragioniere Generale Cama e il conseguente pluri-incarico attribuito ad Antonio Le Donne è frutto della schizofrenia politica di un’Amministrazione che ormai si arrampica sugli specchi per tentare di salvare il salvabile!” Il consigliere comunale Libero Gioveni è intervenuto ieri duramente durante la seduta del Consiglio Comunale subito dopo la decisione del sindaco Accorinti di togliere al dott. Cama la guida dell’Area Finanziaria e sovraccaricare l’attuale Segretario Generale, che già da tempo svolgeva anche le funzioni Direttore Generale, del 3° incarico di Ragioniere Generale. Appare certamente tardiva – commenta Gioveni che ieri in Aula ha parlato alla presenza dei diretti interessati – una decisione che se da un lato soddisfa la richiesta che da tempo gran parte del Civico Consesso aveva indirizzato all’Amministrazione (specie per gli spaventosi ritardi nella presentazione dei Bilanci), dall’altro palesa un’eccessiva fiducia nei confronti di una sola persona che, per quanto capace e determinato, non può affatto gestire contemporaneamente 3 complessi incarichi dai quali dipendono le sorti del Palazzo e dell’intera città! Il sindaco deve riferire in Aula – ha chiesto il consigliere alla Presidente Barrile – dando conto e ragione anche di un nuovo cospicuo ESBORSO per le casse comunali che si prospetta da qui a breve visto che ha deciso di assumere un nuovo Dirigente per metterlo a capo del Dipartimento Ragioneria! Ci doveva pensare prima – chiosa l’esponente centrista – ossia quando 2 anni fa bandì il concorso a tempo determinato per 2 anni per l’assunzione di n. 2 Dirigenti (gli attuali Domenico Zaccone e Loredana Carrara) che sono stati messi a capo, l’uno del Dipartimento servizi sociali (scelta certamente necessaria), l’altra per coprire l’Ufficio di Gabinetto, scelta quest’ultima invece evitabile e non prioritaria, visto che la Ragioneria, per le numerose emergenze e lacune mostrate, avrebbe dovuto avere subito una nuova guida! Quella di Accorinti, quindi – conclude Gioveni – è solo “arroganza istituzionale”, forse peggiore di quelle viste con altri sindaci (per esempio col doppio incarico dato da Buzzanca al suo fido Antonio Ruggeri quando questo assunse l’incarico di Capo di Gabinetto e amministratore delegato dell’ATO 3). Deontologia amministrativa vorrebbe che un “controllato” non sia nello stesso tempo “controllore”di se stesso! Alla faccia di “quellicheceranoprimo”.
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