Messina, la Cisl conferma quanto affermato nel 2014: “c’è una disorganizzazione disordinata”

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Era il 2 gennaio 2014 quando la Cisl giudicava negativamente la riorganizzazione operata a Messina dall’Amministrazione Accorinti il 31 dicembre 2013 ma ancora oggi le cose non sono cambiate

Firma Accorinti protocollo e convenzioneEra il 2 gennaio 2014 quando la Cisl giudicava negativamente la riorganizzazione operata dall’Amministrazione Accorinti il 31 dicembre 2013. In quella occasione è stato evidenziato come non vi erano elementi di cambiamento e miglioramento, ma un semplice e parziale rimescolamento di incarichi dirigenziali e non la “rivoluzione organizzativa” mirata a costruire un’amministrazione efficiente e funzionale più rispondente ai bisogni della collettività.

«Il risultato – affermano adesso il segretario generale Tonino Genovese e il segretario della Cisl Fp Calogero Emanuele – è quello che a distanza di tre anni, ancora una volta, si opera uno scambio di due dirigenti che i “rumors” legano al mancato raggiungimento di obiettivi».

La Cisl e la Cisl Funzione Pubblica contestano il metodo di scambio dei dipartimenti che ha interessato i dirigenti Cama e dell’Acqua e ricorda come di “riequilibrio” ritorna ad occuparsi l’assessore Signorino «che all’epoca avviò tale percorso poi seguito dall’ex assessore Eller ed oggi prima al new entry Cuzzola e subito dopo nuovamente a Signorino. Non un esempio di oculata gestione amministrativa».

Ma quello su cui pone l’attenzione il sindacato è soprattutto come viene considerata la gestione del personale. «Il Dipartimento Risorse Umane, al tempo affidato “ad interim” al dott. Cama, anche qui con risultati discutibili, oggi affidato al dirigente dell’Acqua, esperto in materia di tributi e tasse, ci porta ad affermare che ancora una volta la gestione del personale per l’amministrazione Accorinti non rappresenta una priorità anzi, quasi viene da pensare che è meglio avere una “disorganizzazione” “disordinata”».

La Cisl Fp si chiede quali provvedimenti o richiami sarebbero stati adottati nei confronti dei dirigenti coinvolti per il mancato raggiungimento di obiettivi legati anche alle indennità di posizione e di risultato che, malgrado tutto, continuano ad essere percepiti senza che si dia corso, per mano del Direttore Generale, alla convocazione della Delegazione Trattante per la definizione del Contratto Integrativo della Dirigenza, cosa auspicabile alla pari di tutte le altre questioni del comparto rimaste insolute.

«Ci si attarda a dare corso al conferimento degli incarichi delle Posizioni Organizzative, cioè posizioni intermedie che sarebbero di grande supporto per la dirigenza, alla ricollocazione del personale dei servizi dismessi, all’implementazione dell’organico della Polizia Municipale, al mutamento di profili del personale dovuto a cambio di mansioni attività, ma si creano i presupposti per procedere ad altre assunzioni di dirigenti “ad personam” in barba ad ogni logica di efficienza, economicità e trasparenza; questo è confermato dall’interim conferito al Direttore Generale che, pur se di indiscutibili qualità professionali, non può certo essere “il tuttologo” della situazione, ove poteva essere  era più ragionevole affidargli il Dipartimento Risorse Umane».

«Riteniamo perciò – aggiungono Genovese e Emanuele – che questo ultimo provvedimento non rappresenta assolutamente il tocca sana per l’auspicato cambiamento di rotta anzi rischia di creare ritardi e disservizi a discapito dei servizi resi in favore della collettività e nel contempo ingenerare disorientamenti anche al personale dei dipartimenti interessati chiamati soventi ad adattarsi a modalità gestionali dettati dai nuovi dirigenti».

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