Reggio Calabria, Aeroporto dello Stretto: “preoccupati dall’assordante silenzio delle istituzioni sulla questione Alitalia”

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I lavoratori di Alitalia dello Scalo di Reggio Calabria si dicono preoccupati dall’assordante silenzio delle istituzioni

I lavoratori di Alitalia dello Scalo di Reggio Calabria si dicono preoccupati dall’assordante silenzio delle istituzioni. Di seguito il testo della lettera inviata dalle Rsa:

“Le scriventi RSA, in rappresentanza dei lavoratori Alitalia dello Scalo di Reggio Calabria, attraverso la presente desiderano richiamare l’attenzione su un problema che da molti mesi ormai coinvolge non solo i sopracitati lavoratori ma anche quelli dell’indotto, nonché la cittadinanza che per vari motivi utilizza l’aereo come mezzo di trasporto: il quasi abbandono del Tito Minniti da parte di Alitalia. È noto a tutti che la Compagnia è ora una Società in amministrazione straordinaria, ma non tutti sanno che la stessa sta continuando ad operare senza interruzione e da programmare collegamenti anche per il futuro, promuovendo addirittura nuove rotte. In virtù di quanto appena detto, riteniamo che i rappresentanti degli enti locali avrebbero potuto fare molto più di quanto risulta in effetti essere già stato fatto per cercare di ripristinare l’operativo che storicamente Alitalia ha sempre mantenuto sul nostro attualmente desolato aeroporto. Da troppo tempo ormai non sentiamo altro che un silenzio assordante sull’argomento.

I lavoratori, preoccupati oggi più che mai per i troppi problemi esistenti, sono stanchi di aspettare una soluzione che tarda ad arrivare. Forse è questo il momento giusto per richiamare l’attenzione in maniera efficace, ora che i grandi della Terra si incontreranno a pochi passi dalla nostra città dimenticata da tutti, in occasione del G7 di Taormina. Sarebbe stato davvero utile, adesso, avere un operativo più ricco di frequenze per poter meglio sfruttare questa ghiotta occasione, per far sfoggio delle bellezze che la nostra terra ha da offrire e cercare così di trarne profitto immediato fungendo da volano per la nostra stagnante economia e farci pubblicità nell’ottica di un investimento per guadagni futuri. Il rischio concreto, nonché a nostro avviso imminente, è quello che questo aeroporto agonizzante sia destinato a diventare solo un ricordo. Se ai politici che ci rappresentano come cittadini sta davvero a cuore il destino di questa importante struttura, dei suoi lavoratori e della cittadinanza intera, e non possiamo non credere che sia così, è arrivato il momento di dimostrarlo dando un forte segnale di presenza ed’interessamento concreto. Di promesse ne abbiamo sentite tante, troppe. Adesso l’unica cosa che la disperazione può portare ad accettare sono fatti e non più parole. Abbiamo avuto pazienza e fiducia, ma non abbiamo a tutt’oggi avuto alcun riscontro se sia stata ben riposta. Il tempo all’Aeroporto dello Stretto sembra essersi fermato, tutto immobile e silente come se fosse tutto normale. Ma questa normalità noi non l’accettiamo, desideriamo e meritiamo essere considerati degni di attenzioni e desiderosi di risposte in quanto lavoratori e cittadini di questa città, nella speranza di poter riavere l’orgoglio di essere entrambi” concludono la Filt Cgil, la Uilt, Ulglta e i rappresentanti Silvia Toscano, Aldo Putortì e Carmelo Palmisano. 

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