Grande successo per l’iniziativa “Open Studi Aperti” che si è svolta a Reggio Calabria e ha visto per la prima volta 640 Studi di 84 provincie aprirsi contemporaneamente al pubblico
L’idea è nata per diffondere la cultura architettonica e rinnovare la sensibilità nei confronti dell’ambiente, del paesaggio e dei territori a testimonianza del fatto che l’architettura non riguarda solo gli architetti o i costruttori ma, soprattutto, i cittadini.
“Open Studi Aperti” ha voluto ribadire come l’architetto sia parte fondamentale della vita quotidiana delle comunità, come operatore di tutela e valorizzazione del paesaggio, dei territori, del patrimonio artistico e culturale del Paese.
Una iniziativa che può senz’altro definirsi come la più importante manifestazione diffusa di architettura per riaffermarne la funzione civile oggi tanto più importanti se solo si pensa al bisogno di rigenerazione delle città, soprattutto delle periferie, laddove l’impegno degli architetti italiani non punta solo a contrastarne il degrado ambientale e sociale ma anche a riaffermare i valori della civile convivenza, della solidarietà e della legalità. Proprio cogliendo lo spirito dell’iniziativa, che ha “l’obiettivo di avvicinare i cittadini agli architetti, per farne comprendere l’importanza del ruolo come protagonisti delle trasformazioni dello spazio pubblico e privato, nonché come portatori di valore sociale, perché contribuiscono a risolvere, a diversa scala, le questioni sociali, economiche e culturali della nostra società”, TIR DESIGN STUDIO (arch. Donatella Taverniti. arch. Francesca Ignani, arch. Paola Redi) venerdì scorso ha creato uno splendido spazio architettonico allestito come un vero e proprio studio all’aperto a Piazza Camagna, con l’evento #civediamoinpiazza dando un valido esempio di come solo attraverso le giuste competenze e sinergie tra professionisti si possano raggiungere concreti ed eccellenti risultati. La piazza intesa come Archetipo della città, per un giorno è diventeta, uno “Studio di Architettura”, un luogo informale, di incontro all’insegna della condivisione, creatività, innovazione, sinergia e convivialità. Vista, tatto, olfatto hanno raccontato l’iter creativo e progettuale che sta dietro alle principali realizzazioni dello studio, in un percorso fatto di parole, dettagli, materiali e loro applicazioni, arredi, colori, video, musica. Lo scopo dell’evento era anche quello di far comprendere, soprattutto ai non addetti ai lavori, l’importanza dell’architettura e della figura dell’architetto, “rappresentato come colui che interviene sullo spazio di vita dell’uomo sia privato che pubblico” alla ricerca costante della bellezza delle cose, ma soprattutto aiutando gli altri a vederla.