Reggio Calabria, il PCI si scaglia contro Falcomatà

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“I reggini non avuto neanche il tempo di esprimere la profonda indignazione provocata per le recentissime nefaste gesta del fallimentare sindaco Falcomatà che, incredibilmente, sono costretti a registrare una nuova vergognosa sortita del sindaco dei selfie. Infatti, sembra che il fallimentare Falcomatà abbia una predisposizione per un’estrema forma di masochismo. Basta ricordare che, fin dall’insediamento, non vi è stata una (dicasi una) scelta o indicazione politico-amministrativa che si sia rivelata felice e positiva per Reggio e i reggini. Tutte le designazioni effettuate da Falcomatà hanno rappresentato motivo di scandalo o hanno evidenziato l’esistenza di una enorme questione morale, come nella gravissima vicenda relativa alla richiesta, stranamente vergata personalmente dallo stesso Falcomatà, di avere tra i ranghi del personale comunale la nuora dell’avv. Giorgio De Stefano, accusato dalla Direzione Distrettuale Antimafia di essere il capo della masso-mafia reggina. In tal senso, é di questi giorni la nomina, da parte del sedicente sindaco Falcomatà, del nuovo segretario generale della Città metropolitana. Infatti, a seguito di una selezione, Falcomatà ha nominato all’apice della burocrazia della città metropolitana Domenico Libero Scuglia. Peccato che il ”fortunato” prescelto da Falcomatà sia stato rinviato a giudizio e si trovi, quindi, sotto processo per il grave reato di bancarotta fraudolenta nell’inchiesta, condotta dalla Procura di Vibo Valentia, riguardante “Proserpina”, la società mista che si occupava della raccolta differenziata dei rifiuti nel vibonese. Insomma, una scelta decisamente inopportuna che, a nostro avviso, deve essere immediatamente ritirata. Tenuto conto che le gaffe e le figuracce sono innumerevoli e senza alcun limite, lo scadente e fallimentare sindaco Falcomatà, nel pieno della sua notoria arroganza, pensa che tutto sia possibile e che i reggini siano disposti ad accettare e digerire tutte le sconcezze e nefandezze create dall’infantilismo istituzionale che caratterizza l’azione quotidiana della sua giunta. La realtà è fortunatamente ben diversa, l’intelligente popolo reggino ha ormai definitivamente revocato ogni residua fiducia e attende impaziente il momento del redde rationem per cancellare questa triste e nefasta parentesi della storia amministrativa reggina: l’impopolarità di Falcomatà e della sua inadeguata giunta rasenta, giustamente, l’unanimismo”. E’ quanto scrive in una nota la Federazione reggina del PCI.

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