Taormina, il Direttore Generale dell’ASP di Messina ha disposto l’interruzione dei ricoveri all’Ospedale San Vincenzo

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Il Direttore Generale dell’ASP di Messina, dr. Gaetano Sirna, ha disposto l’interruzione dei ricoveri ordinari all’Ospedale San Vincenzo di Taormina dal 24 al 28 Maggio, per adibirlo esclusivamente ad uso degli ospiti del G7

taormina-g7La notizia del giornale La Sicilia del 10/5/2017 secondo la quale il Direttore Generale dell’ASP di Messina, dr. Gaetano Sirna, ha disposto l’interruzione dei ricoveri ordinari all’Ospedale San Vincenzo di Taormina dal 24 al 28 Maggio, per adibirlo esclusivamente ad uso degli ospiti del G7, lascia interdetti ed esterrefatti, ma è paradigmatica della condizione in cui gli abitanti della Jonica sono stati precipitati da questo sciagurato regalo che Matteo Renzi ci ha voluto elargire, forse sperando di raccattare qualche voto in ottica referendaria.
Stigmatizziamo l’occupazione coloniale della perla dello Jonio da parte dei potenti della Terra. Occupazione che comporta disagi e rischi per la popolazione locale, costretta a ingoiare questa pillola amara, appena indorata dai millantati vantaggi per il turismo e gli esercizi commerciali.
In realtà vantaggi limitati per pochi ed enormi svantaggi per molti.
Chiediamo intanto un sussulto di orgoglio e dignità da parte di quei sindaci del comprensorio, che hanno fatto sentire forte e chiara la loro voce per chiedere la repressione del diritto di manifestare e di criticare, ma tacciono vergognosamente di fronte ai tanti problemi che questa passerella siciliana di alcuni dei maggiori responsabili dei mali del pianeta sta causando e ancora causerà ai loro concittadini.
Sette paesi non possono e non devono decidere le sorti del mondo, e il tragico dispiegarsi di guerre, repressioni, migrazioni, crisi economica e miseria sempre più diffusa e insanabile, con milioni di persone costrette a morire di fame, sono un marchio indelebile che attesta la loro incapacità. O meglio, la loro assoluta mancanza di volontà di porre davvero rimedio a quei mali che essi stessi hanno creato.
Chiarita questa irrinunciabile premessa, crediamo che bisognava avvertire per tempo la popolazione e i medici locali, in modo da cadenzare  i ricoveri cosiddetti “programmabili” perché potessero avere luogo prima del G7, ferma restando la nostra contrarietà a questo evento, parimenti occorreva incrementare l’organico del presidio.
Se, come sembra, l’avviso invece è stato dato col dovuto risalto solo in questi giorni, è l’ennesima riprova di quanto la politica nazionale e regionale in tema di assistenza sanitaria siano carenti e approssimative.
In merito alle urgenze, invece, auspichiamo che nulla sia effettivamente inibito alla popolazione residente nella jonica, poiché altrimenti verrebbe leso quel diritto alla salute previsto dall’art.32 della Costituzione.
Anche se francamente non è difficile immaginare che può esservi un sovraccarico di problematiche, rispetto alle quali si scarica tutto sulla pelle dei lavoratori e ci si affida alla buona sorte.
Rifondazione Comunista, nel ribadire la propria partecipazione al corteo del 27 Maggio contro il G7, chiede  all’Assessore regionale alla sanità e alla Ministra alla salute di porre in essere i necessari rimedi rispetto a quanto annunciato, per garantire l’assistenza sanitaria ai residenti e ai turisti.

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