L’onda di caldo africano arroventa la Calabria e la Sicilia: picchi di +44°C, a rischio il record europeo

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L’onda di caldo africano arroventa il Sud: in Sicilia registrati picchi di +44°C all’ombra fra Catenanuova e Siracusa, potrebbe cadere il record di massima più alta in Europa del 2017

CaldoCaldo africano Calabria e Sicilia- L’aria rovente proveniente dai deserti sabbiosi algerini ha appena raggiunto la Sicilia, arroventando l’atmosfera e facendo schizzare i termometri su valori di oltre i +40°C +41°C all’ombra in molte aree dell’isola, per quella che dovrebbe essere una delle giornate più calde dell’intera estate 2017. Le temperature più elevate, come previsto, si stanno misurando proprio sulle aree dell’entroterra catanese, siracusano ed ennese, dove già si registrano picchi di oltre +43°C sulla piana di Catania che in queste situazioni si trasforma in un vero forno, “arroventato” dall’azione incessante dell’insolazione che surriscalda notevolmente il terreno. Fra le stazioni della rete nazionale, gestite dal Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare, fanno segnalati i +43,2°C archiviati nel pomeriggio di ieri dalla stazione meteorologica della base militare di Sigonella che rappresenta il valore di temperatura massima finora registrato sul suolo italiano, e uno dei più alti registrati in Europa, dopo i +44,5°C di Cordoba, dall’inizio dell’estate.

Ma poco fa, dall’ultimo aggiornamento dei dati termici, la stazione di Catenanuova pare che abbia sfondato la soglia dei +44°C, facendo così registrare il nuovo massimo di stagione per l’intero territorio nazionale. Un valore davvero elevatissimo che si avvicina, se non addirittura eguaglia, le temperature massime registrate nel sud della Spagna nelle scorse settimane, durante la forte e duratura ondata di calore che per buona parte della seconda decade di giugno ha interessato il Portogallo e la Spagna, per almeno una decina di giorni. Catenanuova superando i +45°C all’ombra potrebbe così superare le località “rivali” spagnoli, stabilendo il nuovo massimo termico europeo (ossia la temperatura massima più alta fino ad ora registrata sul territorio europeo) per il 2017, data anche l’intensità di questa avvezione calda proveniente dal Sahara algerino. Dall’analisi sinottica odierna si evidenzia come questo promontorio anticiclonico sub-tropicale sia contraddistinto da una “avvezione di spessore” (avvezione d’aria calda che si estende alle quote superiori della troposfera) che sta determinando un ulteriore incremento dei valori di geopotenziale in quota, producendo una estesa fascia di “Subsidenze atmosferiche” (correnti discendenti tipiche nei regimi anticiclonici) che stanno contribuendo a far impennare le temperature su vaste aree del sud, e soprattutto sulla Sicilia.

Nella giornata odierna il promontorio anticiclonico, di matrice sub-tropicale nord-africana, si è ulteriormente rinvigorito, causa l’affondo sul bacino centro-occidentale del Mediterraneo della saccatura atlantica, la stessa responsabile dell’attività temporalesca sparsa che ha interessato le regioni del centro-nord, con fenomeni anche parecchio intensi (si veda il violento temporale di ieri sera a Ravenna). L’evoluzione verso levante di questa ondulazione ciclonica sta intensificando l’avvezione di aria calda e molto secca in quota dall‘entroterra desertico algerino, la quale contribuirà a rafforzare il già presente promontorio anticiclonico già strutturato a tutte le quote. Anzi nelle prossime ore un nuovo impulso di aria veramente “rovente” risalirà dalle coste tunisine verso la Sicilia, accompagnandosi nei bassi strati con una ventilazione da S-SO e SO pronta a  arroventare l’aria nei medi e bassi strati, creando la cosiddetta “canicola”, con cieli velati dal pulviscolo desertico trascinato dai venti sud-occidentali presenti in quota. In queste situazioni sovente l’avvento nei bassi strati di una ventilazione da SO e S-SO tenderà a surriscaldare ulteriormente l’aria, soprattutto sulla Sicilia orientale, per l’effetto “favonico” esercitato dai venti di caduta dai rilievi interni dell’isola. Difatti, dopo aver attraversato tutto l’entroterra isolano, raccogliendo aria molto calda, la ventilazione sud-occidentale tenderà a ridiscendere sulla costa messinese, la piana di Catania, il siracusano e il ragusano, ulteriormente arroventata, a causa anche della “compressione adiabatica” indotta dalla componente discendente costretta a scendere dai rilievi interni isolani verso il mar Ionio.

Tale fattore con l’insorgenza dei venti di terra, che dovrebbero inibire le mitigatrici e più umide brezze di mare dai quadranti orientali, contribuirà a far schizzare i valori termici oltre il muro dei +41°C +42°C, anche in città come Siracusa, Catania, mentre picchi fino a più di +43°C +45°C all’ombra non si potranno escludere in alcune località della piana di Catania, come Ramacca, Paterno o Catenanuova, al confine fra siracusano, ennese e catanese. Difatti quella di domani sarà la giornata più critica, specialmente in Sicilia, sul fronte dell’ondata di calore. L’ulteriore apporto di masse d’aria calde e secche in quota, di tipo sub-tropicale continentale, provenienti dagli “arroventati” deserti dell’Algeria orientale e della Libia occidentale (Fezzan), sta dando una notevole enfasi alla già sopra citata “avvezione di spessore”, che si è già estesa alle quote superiori della troposfera (per questo si definisce di “spessore”). Oltre al gran caldo e al clima molto torrido all’interno dell’onda di calore non stanno mancando neppure infiltrazioni di aria più umida in quota, a 500 hpa, che potranno favorire lo sviluppo di improvvisi temporali di calore sulle aree più interne che verranno rapidamente dissolti dall’aria secca che scorre velocemente da SO, sul margine occidentale di questa onda mobile di calore.

Daniele Ingemi

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