All’Ospedale Papardo di Messina è stato consegnato ufficialmente il Premio “Trimarchi” al Dipartimento di Oncoematoligia
Breve ma intenso il momento della consegna della Coppa Gudea, il premio consegnato consiste in una coppa in cuoio, fedele riproduzione della coppa di re Gudea, il sovrano della Mesopotamia, vissuto duemila anni prima di Cristo, che per la prima volta nella storia riporta i simboli della medicina, un serpente attorcigliato attorno ad una verga.
Nel ritirare l’ambito premio consegnato dal prof. Francesco Trimarchi, figlio del compianto Enrico Trimarchi e con accanto il presidente Bianca, il prof. Adamo ha dichiarato: “Il premio da valore al lavoro del mio team, il nostro è un continuo operare e una sfida costante dedicata alla ricerca, anche da noi ci sono delle eccellenze e c’è una offerta di alto livello, ma è molto difficile farle emergere”.
La scelta della struttura sanitaria cui assegnare il Premio, è stata curata dal presidente dell’Associazione, Nino Bianca, che ha nominato una commissione presieduta dal dott. Giuseppe Pracanica, presidente regionale di CittadinanzAttiva – Tribunale per i Diritti del Malato, con l’attiva partecipazione del dott. Giacomo Caudo, presidente dell’Ordine dei Medici di Messina e di altri componenti. La cerimonia è stata magistralmente incastonata nell’ambito della giornata dedicata alla “Ricerca Clinica al Papardo” e alla presentazione della Clinical Trial Center, evento curato dal Dipartimento di Oncoematologia, svoltosi nell’Auditorium della struttura sanitaria.