Tappe importanti per il Premio internazionale di Arte contemporanea che continua un percorso di successo con diversi riconoscimenti e premiazioni
Artisti dalle differenti ispirazioni creative, uniti dal filo rosso dell’introspezione, raccontano l’uomo nelle sue diverse sfaccettature, attraverso l’essenzialità delle linee, riproducendo emozioni ancestrali.
Il mese prossimo, dal 21 al 23 luglio, Mina, Misuraca e Vescio saranno a Saint Dié des Vosges, vicino Strasburgo, per uno dei più grandi eventi d’arte contemporanea dell’anno: il Festival Internazionale Deod’Art. Giunto alla sua seconda edizione radunerà quest’anno più di duecento artisti provenienti da ogni parte d’Europa. Pittori, scultori, fotografi e artigiani si confronteranno sul tema “La siege de la folie”, in uno scambio culturale senza precedenti, in nome dell’Arte intesa come condivisione. L’iniziativa ideata e proposta dall’artista francese Olivier Hodapp, vede per la Calabria la direzione artistica di Francesca Vena, Rita Mantuano e Gianfranco Pugliese.
Francesco Misuraca, di Roccella Jonica, sperimenta diversi materiali quali gesso, legno, vetroresina, oro e argento. Ha creato premi originali per eventi culturali come Roccella Jazz e Tabula Rasa. Suo il progetto Hearsharing: un orecchio in gesso, riprodotto in molte copie, ha viaggiato per il mondo per catturare sensazioni, oltrepassando i limiti della fisicità. Davide Mina, di Locri, scolpisce il legno in una sorta di espansione e restringimento della materia, evolvendo verso una dimensione sempre più sintetica e simbolica. Giovanni Vescio, di Locri, dipinge prevalentemente olio su tela e acquarelli, opere che rimandano all’estetica cubista e al metafisico in una ricerca continua e quasi ossessiva di nuove volumetrie, in una realtà destrutturata, da cui scaturisce un intrigante equilibrio estetico.