Traffico di droga tra Reggio Calabria e la Sicilia, 19 arresti: “sistema illecito integrato”

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Traffico di droga: 19 misure cautelari in carcere e oltre 30 decreti di perquisizione tra la Calabria e la Sicilia. Coinvolti anche dei reggini

La sostanza stupefacente che dalla Calabria arriva in Sicilia e bestiame rubato che fa il percorso inverso. E’ il ‘sistema illecito integrato’ tra gruppi criminali di Ragusa e della Piana di Gioia Tauro emerso dall’inchiesta Proelio della Dda della Procura di Catania che ha portato all’esecuzione di 19 misure cautelari e 30 perquisizioni per traffico di droga e abigeato. La cocaina arrivava in Sicilia trasportata da insospettabili corrieri: nuclei familiari, anche con bambini piccoli, per cercare di ingannare gli investigatori e superare eventuali controlli. Poi veniva venduta al minuto anche in due negozi di abbigliamento del Ragusano, il cui titolare e’ tra gli arrestati. Il bestiame veniva invece rubato nelle campagne del Ragusano da ladri che arrivavano dalla Calabria e che si servivano di basisti locali: gli animali erano poi immessi nel circuito della macellazione clandestina e i proventi reinvestiti nel traffico di droga. Un ‘sistema illecito integrato’ che e’ stato interrotto dalle indagine dei carabinieri di Ragusa coordinate dal procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro, dall’aggiunto Carmelo Petralia e dal sostituto Valentina Sincero. Secondo l’accusa, il gruppo in Sicilia era in contatto con la ‘famiglia’ Fragapane di Agrigento, il cui capo Salvatore e’ detenuto all’ergastolo per l’omicidio del piccolo Giuseppe Di Matteo. La droga veniva occultata anche nelle campagne del Ragusano, e in un’intercettazione uno degli arresti rivela un nascondiglio: “ci sta un alberello di mandorle: e’ li’, sotto la pietra…”. E gli affari andavano cosi’ bene che il gruppo pensava di espandersi anche a Malta, dove era stati avviati contatti.

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