Il Codice di Avviamento Postale introdotto da Poste Italiane festeggia il cinquantesimo compleanno. Il codice, divenuto familiare a generazioni di italiani con la comoda sigla CAP, è stato adottato ufficialmente in Italia dal 1° luglio 1967 e figura tra quei dati essenziali che sono entrati nella quotidianità dei cittadini. Il Cap a cinque cifre, che identifica univocamente una località o il quartiere di una città, fu introdotto per far fronte all’aumento della corrispondenza conseguente alla crescita economica degli anni precedenti (i volumi erano passati da 3 miliardi di pezzi nel 1950 a circa 5 miliardi nel 1960), allo scopo di consentire un più agevole recapito della posta e soprattutto aprire la strada allo smistamento automatico, adottato nel corso degli anni Settanta e Ottanta con la realizzazione dei Centri di Meccanizzazione Postale. In provincia di Reggio Calabria i codici postali attualmente in vigore sono 65. Il valore del Cap, utilizzato in ogni settore produttivo, potrebbe assumere maggiore significato nei prossimi anni, malgrado il continuo calo dei volumi di corrispondenza causato dai nuovi mezzi di comunicazione digitale. L’integrazione delle coordinate geografiche, già sperimentata con successo in alcuni Paesi, consentirebbe infatti di identificare la posizione del destinatario con più precisione (anche fino al singolo edificio) aprendo nuove possibilità in sinergia con i sistemi e i software di geolocalizzazione. Una storia che non ha esaurito il proprio significato. E anche in epoca digitale con il linguaggio numerico di 4.0 che esprime il massimo dell’innovazione, quelle cinque cifre del Codice di avviamento postale risultano essere insostituibili.