Grave situazione di difficoltà e disagio all’ospedale di Polistena (Rc)
La situazione che ci segnalano, utenti, medici, operatori, comuni cittadini, organizzazioni sindacali, racconta ogni giorno di uno strazio continuo, reparti intasati, gente in attesa, personale sfiancato. Praticamente un’emergenza umana nell’emergenza sanitaria che non può più rimanere sotto traccia nella colpevole inerzia di chi ha responsabilità politiche sulla sanità ed aziendali sulla gestione, ma non vuole assumersele. Ogni estate, poi, mentre i carichi di lavoro aumentano il personale diminuisce comportando inevitabili ricadute negative sui servizi sanitari già precari. Operatori in ferie, altri invece sempre in servizio con turni massacranti tra Polistena e Locri. Addirittura si è giunti a trasferire personale dal p.o. Polistena a Locri, senza pensare a come colmare i vuoti lasciati alle spalle. Un gioco a ribasso, senza logica, che tappa un buco da una parte ma lascia aperte faglie e disservizi dall’altra, magari nell’intento di aprire una guerra di campanile “tra poveri” che stavolta, invece, non solo non scoppierà, ma bisognerà avere il coraggio di indirizzare contro i veri responsabili, e cioè i registi dello stillicidio in atto. Se la coperta è troppo corta e mal governata, occorre avviare nuove, e numericamente consistenti, assunzioni di infermieri e medici. All’ospedale di Polistena, il nuovo personale arrivato è troppo poco, non sono ancora stati sostituiti alcuni primari andati in pensione. Servono spazi maggiori, serve dare seguito agli investimenti strutturali inspiegabilmente sospesi, serve l’attivazione di nuova diagnostica e nuovi reparti previsti per le strutture spoke. Sono cose che da anni chiediamo, allarmati dagli eventi che possono precipitare con l’implosione della sanità pubblica sul territorio. E allora. Chi e perché ignora tutto questo? Chi e perché si sta rendendo complice della lenta agonia dell’ospedale di Polistena?
Una cosa è certa, non permetteremo a nessuno, in nome di una battaglia da combattere a fianco dei e per i cittadini ed alla quale sono chiamati tutti, di pianificare a tavolino la morte “assistita” dell’ospedale di Polistena, oggi l’unico vero punto di riferimento per la sanità sul territorio della Piana“. Lo scrive in una nota il sindaco Dott. Michele Tripodi.