Reggio Calabria, aeroporto dello Stretto: procedura di licenziamento per i lavoratori di Sogas

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Non c’è pace al “Minniti”: procedura di licenziamento per i lavoratori di Sogas Service srl

«Mancanza di occasioni di dialogo e discutibili atteggiamenti e comportamenti altrui ci hanno portato a questo pericoloso punto per il futuro occupazionale dei lavoratori della Sogas Service srl. Alla luce dell’unica riunione con il curatore fallimentare, in occasione della quale ci è stata improvvisamente comunicata l’attivazione della procedura di licenziamento, gli spazi di azione per salvare il loro posto di lavoro sono ormai esigui. Ma restiamo a fianco dei dipendenti e continuiamo a battagliare. Dunque, vista la drammatica situazione, ci rivolgeremo subito alla Prefettura per provare a risollevarla». Nonostante le difficoltà, emerse come un fulmine a ciel sereno nel corso del vertice fra le organizzazioni sindacali e il curatore Mariaconcetta Tripodo, la segretaria provinciale della Uiltucs Sabrina De Stefano, il responsabile del trasporto aereo all’interno della segreteria regionale della Uiltrasporti Luciano Amodeo e l’rsa Antonia D’Agostino non perdono la speranza e rinnovano il loro impegno affinchè si risolva positivamente la vertenza relativa alla società in liquidazione operativa all’interno di un Aeroporto dello Stretto che la stessa dovrà abbandonare il prossimo 14 luglio a causa del termine dell’autorizzazione all’esercizio provvisorio. «In occasione dell’incontro, il curatore ha evidenziato come lo scorso 3 luglio sia  venuta meno l’ipotesi di mantenere attivi i servizi per conto della Sacal spa a partire dal 15 luglio in prosecuzione del contratto esistente, vista la comunicazione del presidente Arturo De Felice. E ha dichiarato che “non può che escludersi la possibilità di utilizzazione diversa del personale attualmente impiegato o anche solo una sua parte, anche mediante ipotizzabili contratti di solidarietà o eventuali altre forme di flessibile gestione del tempo di lavoro, stante l’imminente ed improrogabile cessazione dell’attività aziendale”» scrivono in una nota i tre sindacalisti Uil.

«Le organizzazioni sindacali hanno contestato in toto la procedura di licenziamento collettivo e l’atteggiamento della Sacal spa, la quale con due comunicazioni inviate in tempi diversi ha espresso due posizioni nettamente divergenti sulla prosecuzione delle prestazioni del servizio di pulizia da parte della Sogas Service srl. Stesso discorso per la non applicazione della normativa sugli appalti e per la clausola sociale prevista dall’articolo 4 del Contratto collettivo nazionale del lavoro multiservizi e per il contenuto della manifestazione di interesse del 3 luglio prevedente l’assunzione dei lavoratori tramite agenzia interinale con un costo di gran lunga superiore rispetto a quanto attualmente corrisposto da parte di Sogas Spa» proseguono. «Le organizzazioni sindacali, pur essendo coscienti che le attività del fallimento cesseranno il 14 luglio, hanno in modo unanime il proprio disaccordo sul licenziamento del personale, sia per un discorso di salvaguardia dei livelli occupazionali e di modalità di azione rispetto a normative e procedure, sia perché lo stesso è esperto e qualificato a differenza di nuove unità che si vogliono assumere per garantire il servizio. E il curatore, prendendo atto, ha ribadito l’indifferibilità della cessazione dell’esercizio provvisorio e la conseguente impossibilità di soprassedere al licenziamento collettivo di tutto il personale» è un ulteriore passaggio. «Nonostante ciò, non demordiamo. Consapevoli che la situazione sia drammatica, le organizzazioni sindacali, con Uiltucs e Uiltrasporti pronte in prima linea a dare battaglia, si attiveranno immediatamente con la Prefettura affinchè si organizzi un tavolo con tutti i soggetti coinvolti, in modo tale che si riesca a garantire un futuro ai lavoratori e alle loro famiglie» è la conclusione di De Stefano, Amodeo e d’Agostino.

 

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