2 Agosto 1980: 37 anni fa la strage di Bologna, una bomba nella sala d’attesa della stazione uccise 85 persone, ne ferì altre 200 e portò paura e disperazione nella città
Ecco le fasi principali di que
– 2 AGOSTO 1980: Sono le 10.25 di una caldissima mattina di meta’ estate, il 2 agosto del 1980, quando una bomba esplode nella sala d’aspetto di seconda classe della stazione di Bologna . Lo scoppio e’ violentissimo: provoca il crollo delle strutture sovrastanti le sale d’aspetto di prima e seconda classe dove si trovano gli uffici dell’azienda di ristorazione Cigar e di circa 30 metri di pensilina e investe anche il treno Ancona-Chiasso in sosta al primo binario. Il bilancio finale e’ di 85 morti e 200 feriti.
– GIUGNO 1981: Si costituisce l’Associazione tra i familiari delle vittime della strage con lo scopo di ”ottenere con tutte le iniziative possibili la giustizia dovuta”. Nei successivi processi si costituira’ in qualita’ di parte civile, e dara’ un impulso significativo a tutte le fasi della vicenda, dall’inchiesta all’ultimo gradi di giudizio.
– 25 LUGLIO 1984: L’Associazione tra i familiari consegna al presidente del Senato Francesco Cossiga una proposta di legge di iniziativa popolare per l’abolizione del segreto di Stato nei delitti di strage e terrorismo.
– 11 LUGLIO 1988: La sentenza di primo grado infligge 4 ergastoli: Francesca Mambro, Valerio Fioravanti, Massimiliano Fachini, Sergio Picciafuoco, tutti estremisti di destra. Dieci anni per depistaggio vengono inflitti invece a Licio Gelli, Francesco Pazienza, e ai due ufficiali del Sismi Pietro Musumeci e Giuseppe Belmonte. Sono condannati per banda armata Paolo Signorelli, Roberto Rinani, Egidio Giuliani, Gilberto Cavallini, Valerio Fioravanti, Francesca Mambro, Sergio Picciafuoco, Massimiliano Fachini.
– 18 LUGLIO 1990: La sent
– 12 FEBBRAIO 1992: Le sezioni penali unite della Corte di Cassazione decidono che il processo di appello deve ricominciare. Secondo la Suprema Corte la sentenza di secondo grado e’ ”illogica, priva di coerenza, scarsamente motivata, non ha tenuto conto dei fatti che precedettero e seguirono l’evento e in alcune parti i giudici hanno sostenuto tesi investigative che neppure la difesa aveva sostenuto”.
– 16 MAGGIO 1994: La nuova sentenza di appello conferma l’impianto accusatorio del processo di primo grado. Gli esecutori Mambro, Fioravanti e Picciafuoco vengono condannati all’ergastolo. Confermata l’accusa di depistaggio per Gelli, Pazienza, Musumeci e Belmonte. E la banda armata per Fioravanti, Mambro, Picciafuoco, Giuliani e Cavallini.
– 23 NOVEMBRE 1995: La Cassazione conferma il secondo processo di appello. Francesca Mambro e Valerio Fioravanti sono condannati definitivamente all’ergastolo quali esecutori della strage . Dall’ottobre 2000 Francesca Mambro gode della sospensione della pena per maternita’. Valerio Fioravanti ha usufruito del beneficio del lavoro fuori dal carcere. Proclamatisi sempre innocenti per la strage del 2 agosto 1980, Francesca Mambro e Valerio Fioravanti hanno piu’ volte ribadito che qualora dovessero emergere elementi su cui fondare l’istanza, chiederanno la revisione del processo.
– 30 GENNAIO 2000: Il Tribunale dei minor
– 9 MARZO 2002: La sezione minori della Corte d’Appello di Bologna ribalta la decisione del Tribunale dei minori: Luigi Ciavardini viene condannato a 30 anni come esecutore dell’attentato. Per i giudici di secondo grado, infatti, Ciavardini avrebbe svolto ”un compito determinante, direttamente connesso alla materiale esecuzione del crimine”.
– 17 DICEMBRE 2003: La prima sezione penale della Corte di Cassazione annulla la sentenza di condanna di Ciavardini.
– 13 DICEMBRE 2004: La sezione minori della Corte d’Appello di Bologna , con un collegio diverso, torna a pronunciarsi sul caso Ciavardini dopo l’annullamento con rinvio della precedente sentenza da parte della Cassazione. L’ex Nar viene condannato a 30 anni di reclusione. Ora e’ in attesa che sul suo caso si pronunci la Cassazione.
– NOVEMBRE 2005: La procura felsinea apre un nuovo fascicolo d’indagine. La nuova inchiesta prende le mosse dalla pista mediorientale e dagli atti della commissione Mitrokhin, dalle cui carte emerge la presenza a Bologna il 1 agosto del 1980 del militante tedesco esperto di esplosivi Thomas Kram, del gruppo ”Cellule Rivoluzionarie”, il braccio destro del terrorista internazionale Carlos ‘lo Sciacallo’ detenuto in Francia dal 1994.
– 4 DICEMBRE 2006: Kram pone fine alla sua lunghissima latitanza e si costituisce alle autorita’ tedesche. Dopo essere rimasto a disposizione dei magistrati federali a Karlsruhe, il terrorista circa un mese dopo riesce a ottenere la liberta’ condizionale.
– 12 GENNAIO 2007: La Procura di Bologna presenta una rogatoria per poter sentire Kram come persona informata sui fatti e chiedere informazioni sulla sua presenza nel capoluogo emiliano l’1 agosto 1980, attestata dalla registrazione a suo nome di una stanza in un albergo sotto le Due Torri e il 2 ando’ via.
– 11 APRILE 2007: La seconda sezione penale della Cassazione dichiara inammissibile il ricorso presentato dai legali dell’ex Nar Luigi Ciavardini, che viene condannato con sentenza definitiva a 30 anni di reclusione per la strage .
– 24 MAGGIO 2007: Rivelazione choc di St
–19 AGOSTO 2011: La procura di Bologna, nell’ambito dell’inchiesta bis sulla strage alla stazione del 2 agosto 1980, iscrive nel registro degli indagati i terroristi tedeschi di estrema sinistra Thomas Kram e Margot Frohlich, entrambi legati al gruppo terrorista internazionale di Carlos lo Sciacallo.
– 26 LUGLIO 2012: L’inchiesta bis aperta dalla Procura del capoluogo emiliano sulla cosidetta ‘pista palestinese’ fa un passo avanti. Le autorita’ tedesche hanno infatti comunicato alla Procura emiliana di aver ricevuto la rogatoria internazionale che riguarda gli indagati Thomas Kram, Christa Margot Frohlich, ai tempi attivisti della sinistra rivoluzionaria tedesca, l’ex estremista della Raf Magdalena Kopp, ex moglie di Carlos, e Johannes Weinrich (Steve), ex braccio destro del terrorista venezuelano. La Germania smistera’ ora la rogatoria alle autorita’ delle Land, ovvero degli Stati federali tedeschi, dove i 4 risiedono, per attivare le procedure di loro competenza. Quindi queste ultime si metteranno in contatto con i magistrati italiani.