Separazione delle carriere tra pm e giudici: a Barcellona Pozzo di Gotto il Partito Radicale per la raccolta firme
In questo peregrinare i militanti e i dirigenti del Partito sono andati a trovare Bruno Contrada all’indomani dell’ennesima perquisizione, peraltro senza mandato, e prima di salutarli ha deciso di iscriversi al Partito.
A Racalmuto sono stati ospiti della Fondazione Leonardo Sciascia e accompagnati dal Sindaco Emilio Messana si sono recati a rendere un omaggio sulla tomba in cui è sepolto insieme alla moglie.
La tappa a Racalmuto è stata anche l’occasione per rilanciare l’azione della “Consulta delle Regioni per gli Stati Uniti d’Europa”. Ma questo chi lo sa?
La risposta è di Maurizio Turco, membro della Presidenza del Partito Radicale:
“Il silenzio con il quale si è nascosta agli occhi dell’opinione pubblica l’iniziativa del Partito Radicale delle #FiammellexFiammetta davanti al Palazzo di Giustizia di Catania ieri sera è semplicemente emblematico.
Fiammetta Borsellino invece dell’onore del dibattito pubblico ha subìto l’onta del silenziamento, come è accaduto a Marco Pannella e al Partito Radicale da decenni e con una apice di violenta recrudescenza nell’ultimo anno e durante questa #CarovanaXlaGiustizia.
È il regime italiano, quello che induce i cittadini a non vedere, non sentire, non parlare; il regime che per sopravvivere ha necessità di criminalizzare territori, comunità, famiglie superando il principio inviolabile della responsabilità personale.
Noi non ci arrendiamo, andiamo avanti, non molliamo ma rilanciamo a partire dalle parole di Fiammetta Borsellino.
Non osiamo immaginare come sarebbe stata questa estate con Marco Pannella, Leonardo Sciascia, Enzo Tortora, Piero Milio e le tante compagne e compagni che non ci sono più e che sulla questione Giustizia hanno investito le loro intelligenze, il loro tempo ed anche denaro per farle vivere.
Due lodevoli eccezioni si distinguono dalla melma della informazione di regime: la dichiarazione del Presidente della Commissione esteri Fabrizio Cicchitto e Massimo Bordin con la sua rubrica su ‘Il Foglio’. Due fiammelle nel deserto italiano, speranze di cambiamento. Noi non molliamo!”