Calabria, Nicolò si scaglia contro la giunta Oliverio

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“Se è vero, come sosteneva Corrado Alvaro, che ‘i calabresi vogliono essere parlati’, è altrettanto vero che i calabresi vogliono essere governati e soprattutto ben governati. Il che significa, ovviamente, far funzionare al meglio le istituzioni. Per questo appare assai grave la decisione dei gruppi di maggioranza di rinviare a settembre l’elezione del nuovo Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, il cui mandato, peraltro, era già abbondantemente scaduto. Avevamo attribuito, noi forze di opposizione, tale scelta ai contrasti interni al centro sinistra, incapace di garantire l’agibilità democratica dell’Assemblea. Ma oggi dall’interno della stessa maggioranza, e da esponenti di primo piano, viene profilata un’ipotesi ancora più sconcertante: il rinvio a settembre della convocazione consiliare sarebbe da collegare all’attesa di nuove scelte del governo di Roma sul commissariamento della Sanità. Insomma, si mette il Consiglio in ferie forzate per poi riposizionarsi rispetto alle scelte sulla gestione del Piano di rientro…”.

E’ quanto afferma in una nota Alessandro Nicolò, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, aggiungendo:”Se questo gravissimo scenario venisse confermato, ci troveremmo di fronte a un penoso svilimento delle istituzioni democratiche, piegate e mortificate in vista della prossima disponibilità di nuove ‘caselle’, ovvero poltrone, incarichi e gestione di risorse per tentare così di rifornire di ossigeno l’esperienza di governo regionale.”

“State per ripercorrere vecchie, logore strade della politica? Riprese peraltro, già all’inizio della legislatura? – avverte il capogruppo di FI –  Privilegiando vecchie logiche di compensazione si finisce con arrivare al vulnus della democrazia, si mettono in discussione le stesse basi della vita democratica e si aprono strade immense all’antipolitica”.

“Tanti segnali negativi, troppi ‘incidenti’ di percorso si stanno intensificando a conferma di questo quadro fosco – continua Nicolò –. Giorno dopo giorno stiamo assistendo ad un arrancare sempre più affannoso del governo e della stessa maggioranza regionale, accentuato dall’incapacità dimostrata nei due anni e mezzo di governo e che ora offusca e mette a serio rischio le prospettive della seconda fase della legislatura”. “La Calabria e i calabresi – conclude l’esponente politico, le famiglie e gli imprenditori soffrono emergenze sociali ed economiche sempre più drammatiche e pretendono assunzioni di responsabilità, azioni di governo e proposte, progetti, idee forti per consentire alla nostra regione di non sganciarsi definitivamente persino dal resto del Mezzogiorno e di non andare più a fondo nel baratro economico-sociale che la condannerebbe al dissolvimento”.

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