Il Parco Nazionale della Sila insieme a Regione e Prefettura per contrastare l’emergenza incendi

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Il Parco Nazionale della Sila si unisce alla Regione e alla Prefettura per contrastare l’emergenza incendi

Gianluca Bevacqua

Il Parco Nazionale della Sila ha indetto, nella mattinata odierna, una riunione di emergenza presso la sede dei Carabinieri per la Biodiversità di Cosenza con tutti i soggetti istituzionali e le associazioni di volontari impegnati nella lotta ai roghi. Il Commissario Straordinario del Parco, la professoressa Sonia Ferrari, e il Direttore f.f. dott. Giuseppe Luzzi hanno elaborato con, tra gli altri, il Responsabile della Protezione Civile della Calabria, il dott. Carlo Tansi; il Tenente Colonnello dott. Gaetano Gorpia dei Carabinieri per la Biodiversità; il Coordinatore del C.T.C.A. (Coordinamento Territoriale Carabinieri per l’Ambiente), il Capitano Angelo Battista Roseti; il Sindaco di Longobucco dott. Giovanni Pirillo; e poi rappresentanti di Calabria Verde e delle associazioni di volontari antincendio una strategia che consenta di arginare il pericolo costituito dalle fiamme, che ormai minacciano non solo il patrimonio boschivo, ma anche alcune zone abitate.

Gianluca Bevacqua

Tra le tante azioni che verranno messe in atto possiamo ricordare sia la ripulitura delle strade tagliafuoco, con l’eventuale creazione di altri ‘limiti’ alle fiamme grazie a disboscamenti selettivi; l’intervento sempre più massiccio delle squadre di volontari e di Calabria Verde, che oramai lavorano praticamente 24 ore su 24; il supporto ai Comuni.

Il Commissario Straordinario del Parco Nazionale della Sila, la professoressa Sonia Ferrari, ha rivolto un appello «a tutta la popolazione affinché ci aiutino in questo momento di emergenza. Ripulire terreni incolti, segnalare tempestivamente focolai d’incendio e riportare alle autorità eventuali persone sospette può fare la differenza».

Gianluca Bevacqua

Il dott. Giuseppe Luzzi, Direttore f.f. del Parco della Sila, si è recato direttamente sui luoghi interessati dai roghi per monitorare sul campo la situazione, cercare di far fronte nel miglior modo possibile all’emergenza e per constatare in prima persona la gravità dei danni riportati. Il tutto in stretta collaborazione con, tra gli altri, il Sindaco dott. Giovanni Pirillo, l’Assessore al Patrimonio Boschivo dott. Serafino Greco e l’Assessore all’Ambiente dott. Andrea Morrone del Comune di Longobucco, la zona interessata da uno dei roghi più vasti.

«Il Parco della Sila è una eredità di tutti.» – ha dichiarato il Direttore ‘a caldo’ – «Pochi sconsiderati non hanno il ‘diritto’ di distruggere un patrimonio boschivo che ha pochi analoghi in tutto il mondo. È stata cancellata in un colpo solo una pagina di storia: il più grande intervento di difesa del suolo attivato nel passato, ossia il rimboschimento delle nostre montagne, attuato per opera degli operai idraulico forestali per prevenire il dissesto idrogeologico. A causa di questi incendi i nostri boschi non saranno più in grado di svolgere questa funzione. E ulteriori problemi si avranno poi in inverno, poiché a causa degli incendi si forma uno strato idrorepellente, che impedendo l’assorbimento da parte dei suoli delle acque piovane potrà essere causa di erosione e quindi di dissesto idrogeologico».

Il Parco ha inviato una nota sia al Comando dei Carabinieri che al Ministero dell’Ambiente, per sottolineare lo stato di emergenza in cui versano sia l’area protetta che quelle immediatamente circostanti, stato che si aggrava di ora in ora, e richiedere un maggior impegno in termini sia di uomini che di mezzi nelle operazioni di contrasto all’emergenza incendi.

E di vera e propria emergenza si tratta. Basti pensare che, solo all’interno dei territori facenti parte del Parco della Sila, sono già stati bruciati ben 4.000 ha di boschi, e il bilancio si aggrava di continuo.

Nello stesso spirito l’Ente Parco Nazionale della Sila ha anche preso ieri mattina in Prefettura a Cosenza una riunione del “Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica” per pianificare la risposta ai numerosi incendi che stanno devastando la provincia.

Oltre al Prefetto, il dott. Gianfranco Tomao, erano presenti l’On. Mario Oliverio, Presidente della Regione Calabria; il Commissario Straordinario del Parco Nazionale della Sila, la professoressa Sonia Ferrari; e poi rappresentanti del Parco Nazionale del Pollino, delle Forze dell’ordine, di Calabria Verde e della Protezione Civile.

Durante la riunione è stata anche sollecitata, in merito all’emergenza incendi, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, con la richiesta avanzata da parte della Regione Calabria dello stato d’emergenza.

Il Piano A.I.B. (Anti Incendi Boschivi) del Parco della Sila del resto da parte sua già prevede al suo interno la collaborazione di gruppi di volontari facenti parte di associazioni di protezione civile, il cui contributo risulta spesso prezioso, quando non addirittura indispensabile, per l’avvistamento e la segnalazione alle autorità competenti delle fiamme.

Proprio loro hanno prontamente segnalato alle autorità competenti il divampare dei roghi, consentendo un tempestivo intervento. Ricordiamo infatti che queste associazioni Associazioni sono in contatto con il Comando Territoriale Carabinieri per l’Ambiente (CTCA), e pattugliano, divisi secondo una turnazione, il territorio con una funzione preventiva, dissuasiva e, appunto, di avvistamento.

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