Tutto pronto al Teatro 3 Mestieri di Messina per lo spettacolo “Menefotto” di Rocco Barbaro
Brillante autore ed interprete, Barbaro racconta in tono ironico la sua esperienza di emigrante calabrese alle prese con la stressante realtà milanese, proponendo un cabaret acuto con risvolti satirici, decisamente coinvolgente.
Il suo umorismo infatti ricorda quello di altri attori dell’area milanese che hanno fatto scuola come Dario Fo, Giorgio Gaber o Paolo Rossi, comici della parola più che del gesto o della mimica, ricavando il proprio successo dall’interpretazione, in diversi stili, di ciò che avviene nella società.
Rocco Barbaro, in chiave ironica e con un retrogusto amaro, rappresenta il fenomeno dell’emigrazione dei meridionali verso il nord Italia.
Da qui si snodano una fitta serie di divertentissime parodie, dalla Milano miraggio e delusione, che apre all’Europa e chiude all’Alfa, al consumatore stressato dal 3×2 e dalla pubblicità, per giungere agli attori alle prese con il famoso metodo Stanislavskij. Proprio nelle appassionate dediche a Milano, miraggio e delusione a un tempo, Rocco Barbaro esprime al massimo le sue potenzialità comiche.
Il calabrese Barbaro proporrà la sua comicità fulminante, capace di spiazzare il pubblico senza toni urlati, sfruttando solo la sua genialità spontanea.
Nel corso della serata è previsto il firmacopie del nuovo libro “L’importanza di essere Barbaro” di Rocco Barbaro, edito da Sagoma editore, dal 27 luglio in libreria: Quante vite ha un comico? Rocco Barbaro porta indietro le lancette dell’orologio per raccontarci le sue: quella onirica dell’infanzia nel profondo Sud, quella della giovinezza con la ricerca del suo posto nel mondo, dai banchi dell’università ai binari delle FS, fino a tutte quelle che incarna in ogni personaggio. Un racconto senza reticenze, divertente e dolce, da leggere tutto d’un fiato per scoprire dove un uomo che se ne fotte, partito dalla Calabria, sia andato – felicemente – a finire.
Sarà inoltre proiettato, in anteprima assoluta, il videoclip del brano “La legge è uguale per tutti (ma non siamo tutti uguali)” degli autori messinesi Natale “Baldo” Balducci e Mario Ansaldo, interpretato da Rocco Barbaro e girato interamente a Messina e Gualtieri Sicaminò per la regia di Angelo Pepe.