Grande successo in Provincia di Reggio Calabria per la presentazione del libro “La finestra – Immagini in versi”
Grande successo ieri per la presentazione del libro “La finestra – Immagini in versi” edito da Franco Pancallo Editore-Locri e a cura di Silvana Scarfone.
Il volume presentato presso la sala consiliare del comune di Sant’Agata del Bianco è una raccolta di poesie ad opera degli undici alunni della pluriclasse IV – V della scuola dello stesso comune, facente parte dell’Istituto Comprensivo “M. Macrì” di Bianco, sotto la guida del Dirigente Scolastico Sebastiano Natoli.
Questi bambini hanno dovuto ad inizio anno scolastico trasferirsi dalla sede ufficiale della loro scuola a causa della dichiarazione di inagibilità dell’edificio. Ad ospitarli durante entrambi i quadrimestri sono stati alcuni locali comunali adibiti per l’occasione ad aule. In questo contesto nascono sedici meravigliose poesie tutte cariche di significato ed emozioni che rendono il lettore stupito di fronte all’abilità di questi piccoli scrittori.
Filo conduttore di tutta la raccolta è la finestra della loro nuova aula grazie alla quale hanno osservato una realtà in continua evoluzione. L’amore per la natura e per la propria terra riempiono i versi di ogni poesia. L’abbondanza di figure retoriche, le emozioni e la meraviglia emergono chiaramente in quello che è il frutto di un lavoro comune. Ogni alunno ha, infatti, contribuito alla realizzazione dell’opera. Una pluralità di bambini che si fonde in un’unica mente creatrice, come sottolinea il relatore della serata, Giuseppe Piccolo.
L’evento ha inizio con le parole della curatrice del libro, nonché insegnante degli alunni, la maestra Silvana Scarfone. Sarà lei il moderatore della presentazione. Orgogliosa del lavoro dei suoi alunni, invita le autorità presenti a porgere i loro saluti. Tra tutti, il sindaco del luogo, Domenico Stranieri, prende la parola evidenziando che questi piccoli autori in erba si inseriscono in un contesto culturale già da tempo considerato fiorente. Sant’Agata, ricorda lo stesso sindaco, è stata definita già nel 1959 dal giornalista Giuseppe Josca, il paese dei poeti contadini, mostrando appunto che il fattore culturale ed artistico è genetico tra queste colline. La parola viene ceduta, allora, al relatore che ha curato la prefazione del libro, Giuseppe Piccolo. Questi evidenzia che veri docenti questa volta sono stati gli alunni e racchiude, alla fine del suo intervento, i loro insegnamenti in tre gruppi: il primo è la capacità di meditare sulla bellezza della natura, il secondo l’armonia di lavorare in gruppo, il terzo la possibilità di imparare divertendosi.
È il turno dei piccoli autori, introdotti dalla loro insegnante, uno per uno si passano il microfono. Sono tutti molto emozionati ma la voce esce chiara ed arriva fin dentro il cuore. La purezza dei bambini emerge chiaramente nel continuo riferimento che fanno alla gioia e alla felicità di trovarsi lì in quel momento e di aver creato qualcosa di stupendo, tutto in maniera spontanea, aggiunge la loro maestra.
Vengono lette dagli autori stessi alcune poesie e ognuno di loro offre alla platea gremita le proprie impressioni e i propri giudizi su quanto svolto. L’emozione e l’euforia della curatrice è evidente ma continua a sentirsi in classe. La statica presentazione di un libro viene interrotta dalle movenze e dagli atteggiamenti tipici di chi insegna. I suoi interventi percorrono tutta la serata ricordando, soprattutto, che, tra i validi esempi di artisti illustri del proprio paese, questi bambini possono annoverare scrittori come Saverio Strati, a cui hanno persino dedicato un componimento.
Infine, è il turno dell’editore che ha permesso la realizzazione di questo sogno. Ricorda di aver creduto sin da subito in quello che gli era stato sottoposto e aveva rivisto in queste opere il seme lasciato da quella, ormai lontana ma così vicina, Magna Graecia, che affonda proprio in quelle zone le sue radici.
Come ogni presentazione, non possono mancare lunghi applausi e i momenti salienti delle dediche e degli autografi da parte di questi piccoli “poeti all’improvviso”. La commozione generale viene impressa a duratura memoria dalle fotografie di gruppo con l’augurio che sia l’inizio di un prospero futuro.