L’AnciSicilia ha ufficialmente sottoscritto un accordo con gli Assessorati per l’economia e per le autonomie locali
Sono questi i punti cardine del protocollo d’intesa sottoscritto dall’AnciSicilia e dagli assessorati regionali dell’Economia e delle Autonomie locali, attraverso cui i firmatari intendono attuare tutti gli interventi previsti nell’ambito dell’Agenda Digitale con particolare riferimento all’Obiettivo Tematico 2 (OT2) del Programma Operativo FESR 2014-2020.
“L’accordo – spiegano il presidente e il segretario generale dell’AnciSicilia, Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano – rappresenta un atto di grande rilievo sotto il profilo istituzionale perché sancisce l’importanza di procedere in maniera condivisa su temi strategici per gli enti locali siciliani, intervenendo su materie relative all’organizzazione degli stessi, sia sotto il profilo della “governance”, sia sotto il profilo della gestione delle risorse finanziarie. Si riconosce ulteriormente all’AnciSicilia il ruolo di associazione rappresentativa delle autonomie locali, capace di coinvolgere anche gli enti di piccola dimensione demografica nei processi di innovazione e nella gestione delle funzioni e dei servizi di qualità per cittadini e imprese”.
“E’ necessario – sottolinea l’assessore regionale per l’Economia, Alessandro Baccei – mettere al centro i cittadini e le imprese siciliane evitando atteggiamenti campanilistici, in modo da creare una sinergia virtuosa per il migliore e più efficace utilizzo di tutti i fondi a disposizione. L’accordo fra la Regione e l’AnciSicilia va esattamente in questa direzione e favorendo azioni di sistema nell’interesse dei cittadini siciliani e del settore produttivo”.
“L’intesa sottoscritta con l’AnciSicilia – conclude l’assessore regionale delle Autonomie locali, Luisa Lantieri – ci consentirà di avviare un confronto su temi di grande rilevanza per la nostra Regione, di rivedere, insieme ai comuni, il nostro ordinamento delle autonomie locali, con particolare riferimento ai percorsi di associazionismo comunale e, al contempo, di prevedere un diverso meccanismo di ripartizione delle risorse finanziarie destinate agli enti locali. Il protocollo, infine, si adegua al modello nazionale e riprende quanto consigliato dalla Conferenza Stato-Regioni in tema di collaborazione tra enti locali e istituzioni regionali”