Il Dalai Lama atterra a Fontanorossa: scatta l’indignazione sul web per il modo in cui Accorinti veste la fascia tricolore, è una beffa alla città di Messina
“Accorinti confonde la fascia tricolore con la sciarpa di una squadra di calcio. Non lo poteva e non lo doveva fare”- scrive il presidente dell’Ars e parlamentare regionale messinese, Giovanni Ardizzone -e ancora: “Vi sembra giusto che debba indossare la maglia tricolore in questo modo cosi schifiato“- questi i commenti che vanno per la maggiore in questi minuti su Facebook.
L’indignazione è ben giustificata dal fatto che per legge il sindaco è tenuto al rispetto della fascia che porta. La fascia tricolore indossata dai sindaci di una città durante le cerimonie ufficiali va usata con consapevolezza e decoro, così come disposto all’art. 50 del D. Lgs. n. 267/2000. Ma al di là delle disposizioni di legge, al quale rispetto sono chiamati tutti i sindaci, qualcuno dovrebbe spiegare al primo cittadino che questa fascia prima di tutto rappresenta Messina, la sua città. Il modo “alternativo”in cui Accorinti la indossa evidenzia quanto poco sia legato alla rappresentanza della propria città e quanto invece preferisca dare priorità a ideologiche battaglie universali (vedi Free Tibet): ideologie che non mettiamo in discussione e su cui non entriamo neanche nel merito. Tuttavia appare evidente che tali tematiche esulino dal ruolo di un sindaco, istituzione massima per una città.