E’ ufficiale, l’Aeroporto dello Stretto non esiste più. E adesso smettetela di prenderci in giro

StrettoWeb

L’Aeroporto dello Stretto è sparito dalle pagine web: non esistono più riferimenti ai siti ufficiali, impossibile trovare voli, rotte e info utili per i biglietti. E c’è ancora chi parla di “rilancio”…

L’Aeroporto dello Stretto non esiste più. Infatti, da ormai molto tempo (svariati mesi), non c’è più traccia dello scalo Reggio Calabria su google e sugli altri motori di ricerca online, fonte primaria di informazioni e notizie ma anche strumenti base per prenotare i voli, acquistare i biglietti aerei, informarsi sulle rotte e sugli orari disponibili e anche sullo stato dei voli in diretta. Sarebbe la norma per un Aeroporto funzionante, era scontato fino a quando la SoGas, pur tra mille difficoltà, ha continuato a gestire il “Tito Minniti”. Adesso, con il commissariamento e l’avvento della Sacal, lo scalo reggino resta abbandonato a se’ stesso. Come può esistere un Aeroporto senza sito internet?

Dopotutto è pienamente legittimo che una società come la Sacal faccia gli interessi dei propri soci, che nel caso specifico sono privati ed enti locali di Lamezia Terme, Catanzaro, Cosenza e Vibo Valentia. Bisognerebbe piuttosto riflettere sulle scelte che, negli anni, hanno portato a consegnare in mani straniere un’infrastruttura così strategica per Reggio Calabria. Ma se “errare è umano, perseverare è diabolico“. Ancora oggi infatti siamo tristemente costretti ad ascoltare i nostri eroi, amministratori locali reggini, parlare di “crescita e rilancio” dell’Aeroporto. A partire dal Sindaco metropolitano Falcomatà e dai suoi più stretti collaboratori, in giunta sia al Comune che alla Città Metropolitana, sembrerebbe di vivere una nuova alba di sviluppo mentre invece siamo al peggior nefasto tramonto. La rabbia della gente non è tanto legata alle scelte aziendali, figlie di logiche di mercato. Quanto invece alle prese per i fondelli che la classe politica continua a perpetuare ai danni della cittadinanza. Come se qui ci fossero stupidi sudditi da imbonire.

Alitalia ha da poco annunciato il prolungamento degli attuali voli con Roma e Milano per un anno: non poteva esserci notizia peggiore. Sono voli inutili, che infatti hanno visto un drastico crollo dei passeggeri, per la scomodità degli orari. Il collegamento giornaliero operativo fino a poco tempo fa, è diventato il nostalgico ricordo di un passato in cui la città era collegata meglio col resto del Paese, mentre oggi si trova sempre più periferica e isolata. La riattivazione del volo con Torino, pur con orari altrettanto scomodi, è stata fortemente richiesta e voluta dai parlamentari piemontesi: che se ne prendano i meriti i governanti reggini risulta tragicomico.

L’Aeroporto dello Stretto non esiste più, non solo su google. I dati sono disarmanti: a fine luglio, quindi dopo 7 mesi dell’anno, i passeggeri avevano appena superato le 200.000 unità. Non potrebbe essere diversamente vista l’esiguità dei voli, i costi esorbitanti degli stessi e la totale assenza di un sito internet in cui poter consultare le rotte, informarsi, prenotare e acquistare i biglietti.

Sarà anche la soluzione migliore, quella di chiudere lo scalo reggino e organizzare migliori collegamenti diretti con Lamezia Terme (via treno o bus navetta). Ma ditelo chiaramente, smettendola di prendere in giro la gente. Mentre al Tito Minniti continuano i licenziamenti.

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