Klaus Davi – primo firmatario della petizione che ha portato al riconoscimento della via – ne dà notizia questa mattina. L’inaugurazione verrà anticipata da un breve dibattito nella sede del comune di Gioia sulla figura di Ferdinando Caristena cui parteciperanno Arcangelo Badolati, giornalista della Gazzetta del Sud che conobbe di persona la vittima, il sostituto procuratore Roberto Di Palma, che ha indagato a più riprese sui clan Molè-Piromalli, nonché autorità locali e nazionali. Come ha detto molto lucidamente il direttore dell’Espresso Tommaso Cerno, “Il tema dell’omosessualità è uno degli ultimi tabù della ‘ndrangheta, l’associazione mafiosa più omofoba del mondo”. “Ringrazio ancora l’ex sindaco di Gioia Tauro Giuseppe Pedà, che accolse la mia proposta e ne facilitò l’iter amministrativo, il prefetto di Reggio Calabria Michele di Bari nonché il Ministro degli Interni Marco Minniti, che è sempre stato attento ai temi dei diritti civili e ha guardato con favore a questo importante riconoscimento per la comunità LGBT”, ha affermato Klaus Davi.
Gioia Tauro: il 5 novembre verrà inaugurata la via Ferdinando Caristena
StrettoWeb