A Reggio Calabria la festa dei nonni e gli antichi mestieri [FOTO]

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Speciale  festa dei nonni all’ Istituto comprensivo  B. Telesio, diretto dalla preside Marisa Maisano. I nonni quali figure  importanti per la crescita e la trasmissione di tradizioni ed educazione; colonne portanti della vita moderna, legame col passato e linfa per il futuro.

In occasione della loro festa i bambini della scuola , amorevolmente e instancabilmente guidati dalla responsabile di plesso Rina Topputi e dalle docenti, hanno detto il loro” vi vogliamo bene nonni” attraverso poesie, canti, video messaggi, ma nel contesto hanno avuto modo di approfondire attraverso la testimonianza diretta il tema “antichi mestieri” che oggi non significa solo cercare di portare alla luce una lontana tradizione artigianale, ma vuol dire anche riflettere sul nostro passato. Numerosi gli stand allestiti ad opera  della Pro loco di Calanna e la presenza  di “nonni” provenienti da paesi limitrofi… Da Calanna Pietro Morena, Pasqualina Ripepi, Mimmo Princi, Benito Moncada, il piccolo Fortunato Princi, Giusy Foti; da Santo Stefano in Aspromonte Carmela Schiavone, Sebastiano Fotia, Enzo Fortugno, Diego Fortugno; da Condofuri  Giuseppe Praticò e Giovanna Larnè; da Lazzaro  Salvatore Branca e Fortunato Sgrò; da Sambatello Melina Parisi e Giuseppe Calabrese; da Saline Caterina Foti. Ringraziamenti anche all’assessore Lucia Anita Nucera e ai consiglieri Peppe Sera e Filippo Burrone.

Promuovere la cultura rurale che per lungo tempo ha caratterizzato il nostro territorio è riscoprire un mondo che sembra a volte distante e che per essere valorizzato ha bisogno, prima di tutto, di essere conosciuto. L’obiettivo dell’azione non è solo quello di riscoprire “antichi mestieri” ma anche quello di conoscere e riqualificare produzioni locali che vanno ormai scomparendo e avvicinare quindi le nuove generazioni ad attività con elevato contenuto di professionalità anche per orientarsi nelle scelte lavorative future.  E’ ai più giovani infatti che si ha  il dovere di insegnare la nostra storia. Solo così questo ricco patrimonio potrà sopravvivere alla modernità e alla tecnologia, costituendo i presupposti di un’identità culturale capace di attribuire significato allo sviluppo globale, senza perdersi in atteggiamenti malinconici di un tempo ormai perduto.

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