Allarme microplastiche per il Mediterraneo: necessaria una maggior sensibilizzazione

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Il problema delle microplastiche nel mare non è solo di natura ambientale ma l’assimilazione di questi materiali da parte di pesci immette le microplastiche anche nella nostra catena alimentare

microplastiche in mareIl tema dell’impatto ambientale generato dai nostri consumi è stato portato nuovamente alla ribalta tanto dal cambio di rotta della presidenza americana, quanto dal numero di attività finalizzate ad incrementare la sensibilizzazione sul tema. Tra le ultime attività proprio la manifestazione “One Ocean Forum” di Milano, evento che ha evidenziato la salute precaria del Mediterraneo, sempre più inquinato da sostanze nocive (tra cui le microplastiche).
Questo problema non è solo di natura prettamente ambientale: l’assimilazione di questi materiali da parte di pesci immette le microplastiche nella nostra catena alimentare.

Tra le varie soluzioni proposte, onde evitare un punto di non ritorno che aprirebbe scenari apocalittici, c’è sicuramente l’incentivo ad una riduzione dei consumi. Secondo alcuni report (tra cui questa infografica della tedesca TradeMachines) uno degli oggetti che potremmo facilmente eliminare dalla nostra quotidianeità è la classica bottiglia in PET. Se l’acqua del rubinetto risulta potabile non c’è niente che ci obblighi a consumare un prodotto che si riverserà sull’ambiente per i prossimi millenni.
Un piccolo gesto, come quello di bere acqua imbottigliata, ha delle conseguenze sull’ambiente che è ancora difficile stimare. Il PET è un materiale che assicura una resistenza eccezionale e un ridottissimo deterioramento – e comunque viene impiegato secondo la celebre modalità “usa e getta”.

L’Italia, inoltre, è il primo paese in Europa per consumo di acqua in bottiglia pro capite: un dato allarmante considerato il numero di sorgenti naturali diffuse sul territorio. A questo si aggiunge il numero di discariche che a fatica possono sostenere una produzione di rifiuti tanto ingente.

È facile suonare allarmisti ma la speranza è davvero quella che questa problematica venga metabolizzata e si agisca in maniera consapevole al momento di fare la spesa. Come è stato fatto più volte notare, il tema dell’inquinamento ambientale non è una novità e questi problemi sono stati già esposti in precedenza. Rimane comunque fondamentale ribadire l’importanza di questo tema, guardando anche alla crescita esponenziale del consumo di PET (inarrestabile da quando venne commercializzato per uso alimentare a metà settanta).

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