Duro colpo al mandamento di Bagheria: 16 arresti per associazione di tipo mafioso ed estorsione aggravata dal metodo mafioso
Gli inquirenti hanno documentato alcune estorsioni commesse ai danni di alcuni imprenditori di Bagheria. Le risultanze investigative, acquisite nell’ambito di un’indagine convenzionalmente denominata ”Nuova Alba”, hanno permesso di “accertare l’appartenenza di alcuni soggetti all’organizzazione criminale denominata Cosa Nostra”.
Cosa nostra di Bagheria “è sempre capace di rigenerarsi dopo ogni operazione di polizia, con l’immediato rimpiazzo dei soggetti arrestati“, dicono gli inquirenti. Ricostruiti anche “i mutevoli equilibri mafiosi del Mandamento di Bagheria“.
Tra gli arrestati figura Giuseppe ‘Pino‘ Scaduto, già arrestato nel 2008 nell’ambito dell’operazione Perseo, quando – al vertice del Mandamento mafioso di Bagheria – “emergeva per il ruolo di promotore nella ricostruzione della Commissione Provinciale di Cosa Nostra e, dallo scorso aprile, tornato in libertà dopo un lungo periodo di detenzione“.
Il provvedimento è stato notificato in carcere a Giacinto Di Salvo, “altro esponente di spicco della consorteria mafiosa, già a capo del Mandamento mafioso di Bagheria dal 2011 fino al maggio 2013, quando venne arrestato nell’ambito dell’indagine denominata Argo“. Le indagini avevano permesso di ricostruire l’ascesa del predetto da capo famiglia a quello di reggente e cassiere del Mandamento di Bagheria.
Nel medesimo contesto, è stato arrestato Giovanni Trapani, ritenuto fino al 2010 a capo della famiglia mafiosa di Ficarazzi, destinatario di misura cautelare nell’ambito dell’operazione denominata Iron men.