Il Parco Nazionale della Sila rilancia la candidatura a patrimonio dell’umanità Unesco. Il sostegno del Governatore della Calabria: “bellezza da diffondere nel mondo”
Il Parco Nazionale della Sila rilancia la sua candidatura a Sito Patrimonio dell’Umanita’ Unesco. Nei prossimi mesi si concluderà un percorso partito da lontano che ha visto il Parco lavorare instancabilmente per questo riconoscimento. Anche il Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio ha assicurato il suo appoggio rimarcando come “il fatto che il Parco Nazionale della Sila sia uno dei gioielli della nostra splendida regione noi calabresi gia’ lo sappiamo. Ma questa conoscenza va diffusa nel resto del mondo e, con questo in mente, per il Parco riuscire ad ottenere il riconoscimento come Sito Patrimonio dell’Umanita’ Unesco sarebbe l’equivalente di una ‘promozione’ in serie A. Questo richiede un lavoro di squadra e la Presidenza della Regione Calabria e’ pronta a scendere in campo. Da parte mia, in quanto Presidente della Regione, posso solo garantire che faro’ tutto il possibile per aiutare il Parco della Sila a conquistare ufficialmente un riconoscimento che per quanto mi riguarda so gia’ che merita“. Per questa candidatura la Comunita’ del Parco ha ricevuto e sta ricevendo l’appoggio di tutti. “Bisogna lavorare insieme verso questo obiettivo comune – ha ribadito il presidente della Comunita’ Nicola Belcastro – un obiettivo ambizioso ma certamente alla portata di un’area protetta cosi’ bella e speciale come la nostra Sila, un vero scrigno di biodiversita'”. Anche il presidente del Fai Andrea Carandini ha tenuto a rimarcare come “un sito unico come quello della Sila, ricco di storia e al centro del Mediterraneo, merita un riconoscimento simile“. Il rettore dell’Universita’ della Calabria Gino Mirocle Crisci gli ha fatto eco ricordando che “il Parco Nazionale della Sila ha rappresentato sin dalla sua creazione un motore si sviluppo per l’intera area, pur nel rispetto del suo mandato di conservazione della natura. Se divenisse un sito Unesco questo avrebbe ricadute positive sulla Calabria tutta“.
Per il Parco Nazionale della Sila, un eventuale riconoscimento come Sito Patrimonio dell’Umanita’ Unesco comporterebbe la possibilita’ di incentivare ulteriormente lo sviluppo del turismo e di riuscire a far crescere in maniera sempre piu’ ecosostenibile un territorio che, a differenza di altre aree protette sia italiane che estere, e’ ancora ‘vivo’ e vissuto, con una vasta popolazione residente all’interno dei suoi confini. Tutto cio’ apporterebbe benefici non solo simbolici e non solo all’area direttamente interessata, ma alla Calabria intera.