Reggio Calabria, Nicolò: “sulla sanità la giunta regionale fa solo promesse”
“L’illusione ai danni delle popolazioni della Locride e del basso Ionio reggino continua e non accenna a risolversi a causa di una Giunta regionale buona solo a promettere e a non fare”. Lo afferma in una nota il capogruppo in Consiglio regionale di Forza Italia, Alessandro Nicolò. “Dopo le promesse di un’imminente ripresa del servizio di ortopedia nell’ospedale di Melito Porto Salvo, impegno preso dal centrosinistra sin dalla scorsa estate, siamo ormai giunti a novembre senza che alcuna iniziativa in tal senso sia stata intrapresa. La direzione dell’Asp di Reggio Calabria, su input della Giunta regionale, aveva destinato per il fabbisogno ortopedico e traumatologico circa 80 posti letto ripartiti tra le strutture ospedaliere di Melito Porto Salvo, Locri, Polistena e Gioia Tauro, di cui è stata drasticamente decurtata la dotazione. Tra Locri e Melito Porto Salvo, ormai – afferma Alessandro Nicolò – è funzionale soltanto un ambulatorio di questa specialistica, un impoverimento di servizi che pesa unicamente sui bisogni dell’utenza e dei malati, molto spesso anziani e non autosufficienti. Un quadro che definire preoccupante rasenta il ridicolo, tenuto conto che in queste due strutture ospedaliere per anni hanno operato equipe di primordine che con il loro impegno avevano contribuito ad abbassare i costi derivanti dall’emigrazione sanitaria. Locri e Melito Porto Salvo sono sue cittadine strategiche sui territori di riferimento, cui convergono pazienti da numerosi comuni dell’entroterra, adesso impossibilitati a fruire dei servizi sanitari. Per responsabilità di questa maggioranza di centrosinistra – afferma Alessandro Nicolò – è quasi impossibile curarsi dignitosamente in tutta la fascia ionica reggina con strutture e personale sanitario allo sbando e in attesa del solito ‘contrordini compagni’, e dell’oggi che contraddice ciò che si è detto ieri. Di questo passo – continua Alessandro Nicolò – gli ospedali di Melito, Locri e Polistena, per precise responsabilità politiche di questa Giunta regionale, saranno destinati a ridurre al minimo o, addirittura, chiudere ambulatori e degenze. Una desertificazione della sanità che generosamente i vari comitati di sindaci stanno tentando di contrastare, poiché chi deve garantire i servizi e vigilare sulla loro funzionalità, scarica ogni cattiva prassi sulla burocrazia e su qualche commissario straordinario. I calabresi, e i reggini in particolare, devono sapere che anche la nomina del commissario straordinario all’Asp di Reggio Calabria, competente sugli ospedali di Locri, Polistena, Melito Porto Salvo e Gioia Tauro, è frutto di una decisione politica in capo al presidente della Giunta regionale e non decisa dal fato. Urge, quindi, affrontare con il piglio giusto una situazione non solo preoccupante per l’utenza e gli operatori del settore, ma diventata persino imbarazzante per incapacità di decidere e per la confusione ingenerata da promesse non mantenute che illudono i cittadini bisognosi di cure e di tranquillità”.