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Rifondazione Comunista smentisce la scissione dei suoi militanti verso Mdp
“Avendo appreso che qualche giorno addietro, su diverse testate giornalistiche, sia stata divulgata una nota stampa in cui si dava notizia che ai transfughi che in queste settimane stanno migrando dal Partito Democratico verso il Movimento dei Democratici e Progressisti si sarebbe aggiunta anche una componente del Partito della Rifondazione Comunista, la Federazione Metropolitana di Reggio Calabria smentisce categoricamente un qualsiasi coinvolgimento dei suoi militanti. In particolare nell’articolo in questione, che descriveva i movimenti nella Piana di Gioia Tauro, veniva data notizia dell’adesione ad Mdp di tale RAIMONDO CONDOLUCI, qualificato come Segretario di Rifondazione Comunista. Facendo ricorso alla memoria storica dei compagni di lungo corso ci risulta che il sopraccitato sia stato militante e dirigente di un Circolo del PRC nella Piana non meno di dieci anni fa e che dalla cessazione di quell’incarico non abbia nemmeno rinnovato l’iscrizione. Pensiamo, quindi, che sia quanto meno un doppio grossolano errore, commesso dallo sconosciuto redattore della nota stampa, indicarlo come Segretario PRC o anche il solo provare ad accostarlo all’attività politica odierna di Rifondazione. In primis perché non ricoprendo realmente quell’incarico oggi, non avrebbe nessun titolo per definirsi tale, ma soprattutto perché l’attuale e unanime elaborazione politica del PRC nella Città Metropolitana di Reggio Calabria pone in essere delle distanze ideali abissali da un partito con un gruppo dirigente che si è reso complice di tutti i provvedimenti adottati a sfavore delle fasce sociali più deboli, dei lavoratori e degli studenti (Legge Fornero, Jobs Act e cancellazione art. 18, Buona Scuola)“. Lo scrive in una nota stampa il Partito di Rifondazione Comunista.
“Semmai sarebbe corretto affermare il contrario: l’unica defezione registrata dal Partito nel territorio metropolitano di Reggio Calabria è stata dovuta proprio alla discussione che il gruppo dirigente nazionale di Rifondazione aveva intavolato nelle assemblee seguite a quella indetta al Teatro Brancaccio di Roma nel luglio di quest’anno e proprio a causa della partecipazione di Mdp. Scongiurato fortunatamente il rischio di dover condividere qualsiasi percorso con quella formazione politica, Rifondazione è oggi impegnata in una discussione che prende le mosse dall’appello lanciato dai militanti dell’Ex Opg “Je so pazzo” di Napoli e che, coinvolgendo forze politiche, sindacali e sociali della sinistra radicale realmente avverse allo sfascio provocato negli ultimi anni dal Partito Democratico e dai suoi dirigenti a prescindere da quale sia la loro collocazione elettorale, vedrà probabilmente dei momenti di discussione in Calabria e nella Città Metropolitana di Reggio” conclude.