Messina, conclusi gli incontri formativi sulla Violenza di Genere organizzati dall’Asp e dal Papardo

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Concluso il ciclo di incontri formativi sulla Violenza di Genere, formati oltre 800 operatori a Messina fra medici, assistenti sociali, psicologi e forze dell’ordine

corso formazione violenza di genere messinaVolge al termine il ciclo di incontri formativi sulla “Violenza di Genere: dal riconoscimento alle strategie di intervento interistituzionali ”, organizzato sinergicamente dall’Azienda Ospedaliera Papardo in collaborazione con l’Asp Messina. Il ciclo di eventi, snodatosi nel trimestre ottobre/dicembre, ha visto la partecipazione di oltre mille persone e sono stati formati ed aggiornati più di 800 fra medici, assistenti sociali, psicologi, infermieri e forze dell’ordine sui temi relativi all’accoglienza e gestione dei casi riguardanti le vittime di violenza e sulle procedure interistituzionali del Codice Rosa: identificativo della presa in carico della vittima al Pronto Soccorso.

corso formazione violenza di genere messinaIl Training interaziendale, collocato nell’ ambito del progetto promosso dal Ministero della Salute e finanziato dall’ Assessorato regionale competente, ha visto l’interessamento dei vertici aziendali dr M. Letizia Di Liberti, dr Marco Restuccia e dr Paolo Cardia e l’intervento di esperti in campo legale, medico e territoriale intervenuti da tutta Italia e accomunati da continue azioni di contrasto al fenomeno della violenza di genere. Gli interventi sono stati pensati e predisposti, dalla referente aziendale per il Codice Rosa dott.ssa Francesca Paratore con il supporto dell’Ufficio Formazione e del S.I.A, seguendo la logica delle aree di competenza utili per la gestione a tutto tondo dei casi di violenza di genere: Area Medica e Clinica, Area Legale e Area Servizi. Si è partiti ad illustrare l’Area Medica e Clinica che va a rappresentare, in modo figurato, una sorta di “Terra di frontiera”, ovvero la tappa di frontiera in cui avviene il riconoscimento e la presa in carico della vittima; ad intervenire in questa sessione la dr Paratore che ha perfettamente inquadrato il percorso storico del Codice Rosa ed ha introdotto le procedure interistituzionali per la gestione e il contrasto alla violenza di genere.

La dottoressa ha, inoltre, portato all’attenzione alcuni casi esplicativi riguardanti un ragazzo con diverso orientamento sessuale, una giovane donna e una bambina, facendo anche notare come i casi di denuncia o riconoscimento di violenza si siano moltiplicati nel corso degli anni per merito dell’istituzione del Codice Rosa e delle attività di formazione e aggiornamento nel territorio e di consapevolezza nel cittadino. A seguire gli interventi del responsabile SUES 118 dr Enzo Picciolo e del dr Tindaro Impellizzeri che hanno illustrato il modus operandi del 118 in qualità di possibile primo contatto con la presunta vittima e il percorso di tutela delle vittime di violenza e delle vittime di tratta. Sempre all’interno dell’area medica e clinica si è tenuta la relazione delle dr Giusy Barbara e Luisa Cirella operanti all’IRCCS Ospedale Maggiore Policlinico e SVSeD che hanno condiviso con l’auditorio la loro pluriennale esperienza riguardo l’accoglienza della vittima di violenza, difatti le dott.sse insieme alla responsabile SVSeD, dr Alessandra Kustermann operano giornalmente nel Soccorso Violenza Sessuale e Domestica (SVSeD), servizio di emergenza e urgenza attivo presso la Clinica Mangialli dal 1996, a seguito dell’introduzione della legge 66/1996 che modifica il reato di violenza sessuale da reato contro la morale pubblica a reato contro la persona.

corso formazione violenza di genere messinaIl centro è garante di un percoso esclusivo rivolto alla vittima, un intervento sanitario, medico-legale, psicologico e sociale, in modo tale da costruire con le donne un progetto di uscita dalla violenza. Ad ultimare l’area medica le relazioni della dr Angela Silvestro che ha trattato la delicata tematica riguardante l’abuso sui minori in età pediatrica e la dr Francesca Saccà che ha mostrato le radiografie in cui si evidenziano gli abusi fisici subiti dalla vittima. È stato da entrambe evidenziato come le lesioni fisiche riportate dalla vittima vengano solitamente giustificate dai parenti o dalla vittima stessa come cadute accidentali o problemi di altra natura, pertanto è fondamentale saper osservare ogni sfaccettatura medico-clinica rilevata sul paziente. L’Area Legale ha visto la presenza del Procuratore aggiunto dr Giovannella Scaminaci che con grinta è intervenuta sul tema riguardante il diritto ad essere tutelati e il dovere di denunciare gli abusi. Successivamente si sono succeduti gli interventi del Comandante dei Carabinieri Paolo De Alescandris e del vice-questore Rosaria Di Blasi i quali hanno dato il loro contributo conoscitivo relativo al percorso della presa in carico della vittima da parte delle forze dell’ordine che ogni giorno su strada e negli uffici fronteggiano e contrastano gli abusi e le violenze perpetrate. A concludere l’Area Legale l’intervento della dr Manuela Pollicino specialista medico legale che ha illustrato le corrette procedure attuabili dal medico legale nel caso in cui si debba ricostruire e certificare un atto di abuso subito dalla vittima. A conclusione nell’Area dei Servizi, illustrata dai relatori dr Maria Chiara Luca, esperta in Comunicazione, dr Giovanna Billè e dr Franca Arena, assistenti sociali rispettivamente per ASP e Papardo, dr Concetta Restuccia e avv Antonella D’Arrigo rispettivamente presidente e referente per Evaluna Onlus, è stato evidenziato come la rete territoriale composta dalle case protette e dagli assistenti sociali sia fondamentale per accompagnare la vittima nel percorso di rinascita dalla violenza subita e, soprattutto come una buona capacità di osservazione, comunicazione e accoglienza sia fondamentale per spezzare il silenzio degli abusati, lo stesso silenzio che fa di loro delle vittime di violenza.

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