Messina, le scuole di Bordonaro“Capitano Traina”, “Ettore Castronovo” e plesso di via Scaminaci chiuse. Libero Gioveni interroga l’amministrazione sul futuro o sulla possibile nuova destinazione d’uso dei plessi
“Dopo la triste chiusura della scuola “Ettore Castronovo” di Bordonaro per le note vicende legate alla sicurezza sismica (rispetto alle quali finalmente sembra esserci uno spiraglio per l’avvenuto recente finanziamento volto al recupero della struttura), facendo un’analisi attenta dei plessi scolastici ormai in disuso in questo vasto territorio, non si può non giudicarne sconcertante il quadro“. È questa la riflessione del consigliere comunale Libero Gioveni dal momento che la chiusura delle tre scuole ha gettato nello sconforto centinaia di famiglie, parecchie delle quali costrette a trasferire i propri figli nella lontana “Albino Luciani” di Fondo Fucile (non priva per altro di problematiche), oppure a trovare la soluzione nel plesso di via Primo Molino, che come è noto presenta non poche criticità sotto il profilo viario e logistico. “Oltre al plesso chiuso di via Scaminaci parte del quale ospita ormai da anni il Centro di Aggregazione Giovanile– dice Gioveni- aveva senz’altro rappresentato per tantissimi anni un grande punto di riferimento per i numerosi bambini delle “case gialle” di Santo Bordonaro l’ex scuola “Capitano Traina”, ma da ben 8 anni ormai questo plesso ha chiuso inesorabilmente i battenti! Occorre dire- aggiunge il consigliere- che dopo 10 mesi di totale chiusura (dal giugno 2010 al 31 marzo 2011), nell’aprile 2012, l’Amministrazione Buzzanca la utilizzò provvisoriamente per ospitare alcune famiglie Rom dopo lo storico sgombero del campo di San Raineri. Dopo il trasferimento di queste famiglie in quel di Catarratti, la struttura tornò a rimanere desolatamente vuota, con l’aggravante che, essendo stata dichiarata inagibile, non venne nemmeno utilizzata per l’espletamento delle consultazioni elettorali, in quanto i seggi che da sempre sono stati ospitati alla “Capitano Traina” di via Comunale Santo (dalla sez. 234 alla sez. 239) furono trasferiti nella vicina scuola media “Ettore Castronovo” di Bordonaro” (anch’essa, appunto, chiusa), creando tra l’altro non pochi disagi ai tanti elettori della zona. Eppure- prosegue Gioveni- il plesso era stato oggetto negli anni di alcuni interventi di adeguamento che l’avevano reso senz’altro più presentabile, ma evidentemente questo non è bastato a renderlo funzionale e ad incoraggiare l’utilizzo anche per altre finalità. Infine, per un breve periodo si valutò anche la possibilità che l’ex scuola potesse essere destinata ad “abitazioni di fortuna” per l’emergenza abitativa di alcune famiglie inserite in graduatoria, ipotesi che poi di fatto tramontò! Appare evidente come la struttura, unitamente alla vicina scuola “Ettore Castronovo”, visto anche il difficile contesto territoriale in cui risulta ubicata, non possa essere lasciata ad un infausto destino caratterizzato da potenziali atti vandalici o di mete di ricovero per tossicodipendenti”. Il consigliere pertanto interroga l’amministrazione sul futuro o sulla possibile nuova destinazione d’uso dell’ex scuola “Capitano Traina”; se si intenda programmare un percorso di recupero al fine di destinarla all’espletamento di attività sociali e sui i tempi tecnici certi per la gara d’appalto e i relativi tempi successivi di fine lavori finalizzati alla messa in sicurezza della scuola “Ettore Castronovo”, al fine di ridare finalmente speranze alle famiglie di Bordonaro di riutilizzare il prezioso plesso, nonché di consentire all’attuale Dirigente scolastico di poter meglio pianificare il futuro inserimento degli studenti e dei nuovi possibili iscritti.