Previsioni Meteo, dalla tendenza a lungo termine arrivano nuove conferme per la “riscossa” dell’inverno. Occhi puntati alla seconda settimana del mese, dopo giorno 5
Previsioni Meteo– Si fanno sempre più concrete le prospettive di svolta fredda e invernale per gran parte d’Europa nel prossimo mese di Febbraio, con l’Italia tra gli obiettivi principali. Da diversi giorni, la redazione di MeteoWeb, utilizzando le tecniche di indagine più all’avanguardia su parametri oceanici e nella medio-alta-atmosfera, annuncia ai propri lettori, per di più in assoluta esclusiva, che questo inverno potrebbe mostrarsi crudo in questa seconda parte. Naturalmente queste indagini non sono in grado di dirci nei dettagli l’evoluzione del tempo sui singoli settori continentali, ma iniziano a essere abbastanza indicative circa la circolazione di massima e l’individuazione a grandi linee delle aree più perturbate. Ebbene, in base alle ultimissime analisi, si conferma una tendenza circa un Febbraio caratterizzato da importanti azioni fredde artico-continentali su gran parte del continente e da fasi invernali temporaneamente anche crude si diversi settori. In questa sede, facciamo uno zoom sul periodo che va dal 5 al 15 Febbraio stimato, a sommi capi, come quello in cui potrebbe realizzarsi una fase invernale più cruda. Impulsi freddi potrebbero avere il via già dai primi giorni del mese, ma l’azione invernale più consistente dovrebbe esplicarsi nel corso della prima decade e magari fino agli inizi della seconda. Altre possibili azioni fredde anche in terza decade e persino in Marzo, ma quelle le vaglieremo più in là. La via principale del freddo, dovrebbe essere quella centrale europea, quindi settori baltici, Polonia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Germania, verso i settori alpini, Francia Nord Spagna e anche sul Nord Italia. Ciò perché spesso si concretizzerebbero ponti alti anticiclonici in grado di dirottare aria anche gelida artico-continentale verso quella direzione. Alle latitudini un po’ più meridionali, specie sulle regioni del Centro Sud Italia, aree adriatiche, ioniche e del basso Tirreno, dovrebbero avere maggiori azioni i minimi depressionari, poiché settori di maggiore interazione tra aria fredda o anche gelida artico-continentale e quella un po’ più umida mediterranea. In questo contesto circolatorio principale, l’aria fredda tracimerebbe sul Mediterraneo sia dalla porta del Rodano che da quella della Bora attivando una media circolazione depressionaria proprio in corrispondenza delle nostre regioni centro meridionali e con prevalenza sul Sud Italia. In questo contesto piogge e soprattutto neve fino a bassa quota o persino in pianura, potrebbero interessare in particolare le aree del medio e basso Adriatico e quelle meridionali, in un contesto di massima. Naturalmente da considerare possibili evoluzioni più alte e anche più occidentali dei minimi di bassa pressione con maltempo e neve in pianura in possibile estensione a tutta l’Italia. La circolazione di massima inquadrata potrebbe essere quella prevalente, ma molte varianti potrebbero innestarsi con scenari invernali per tutti. Il freddo maggiore in questa prospettiva, anche gelo, interesserebbe l’Europa centrale, fino alla Spagna e il Nord Italia. Ma freddo diffuso su tutto il continente e anche sul resto d’Italia. Continueremo a tenervi aggiornati su tutte le novità per il prossimo mese di Febbraio che si annuncia molto movimentato in termini invernali.
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