Previsioni Meteo, per l’Italia un’altra (tempestosa) settimana di transizione ma dal 20 Gennaio l’inverno tornerà a ruggire anche in Calabria e Sicilia

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Previsioni Meteo, gli ultimi aggiornamenti dei modelli confermano un’intensa ondata di freddo di natura polare marittima dopo il 20 Gennaio sull’Italia: un’altra settimana di transizione, poi l’Inverno torna a ruggire.

Previsioni Meteo– L’Italia vivrà un’altra (tempestosa) settimana di transizione, poi l’Inverno tornerà a ruggire anche nel nostro Paese. Andiamo per ordine e cerchiamo di fare il punto della situazione sullo scenario meteorologico dell’area Euro-Mediterranea. Dopo l’instabilità di questo weekend al Centro/Sud, nel corso della settimana entrante l’Italia sarà investita da due furiose tempeste di forte vento occidentale, a causa del movimento del Vortice Polare dal Circolo Polare Artico, appunto, all’Europa centrale. Sarà il primo segnale dell’Inverno sul Continente europeo, dopo il freddo che a Dicembre aveva caratterizzato il Mediterraneo centro/occidentale tra Italia, Spagna e Maghreb. Fino al 20 Gennaio, il freddo vero non riuscirà a raggiungere l’Italia: le temperature subiranno dei forti sbalzi, e si alternerà un clima a tratti addirittura primaverili con picchi di oltre +20°C al Centro e al Sud, a veloci sfuriate fredde accompagnate dalla rotazione dei venti (sempre impetuosi) più settentrionale. Sarà comunque una settimana di transizione, con variabilità diffuse, piogge sparse soprattutto nelle Regioni tirreniche, venti impetuosi in tutto il Paese e mari in tempesta. La situazione cambierà nel prossimo weekend, tra 20 e 21 Gennaio quando la prima ondata d’aria fredda di natura Artica marittima raggiungerà il nostro Paese. Inizierà un lungo periodo di freddo intenso in tutt’Italia, accompagnato da forte maltempo e abbondanti nevicate fino a bassa quota. Con questo tipo di masse d’aria, infatti, le precipitazioni nevose sono sempre molto abbondanti fino a quote estremamente basse. E’ un freddo differente rispetto a quello secco che arriva da est: non si parla di “gelo” o di “Burian”, ma di aria che muovendosi verso il Mediterraneo è stata “riscaldata” ai bassi strati dal suo scorrimento sull’oceano Atlantico settentrionale (da qui il riferimento “marittimo”). Ma resta sempre aria proveniente dal Polo, con caratteristiche molto fredde in quota. E proprio durante le precipitazioni si verifica il fenomeno del rimescolamento delle masse d’aria, con la stessa precipitazione che spinge verso il basso l’aria più fredda presente in quota, facendo crollare le temperature anche al suolo. Tutte le più grandi nevicate della storia d’Italia si sono verificate con irruzioni d’aria artica marittima, e soltanto in questi casi la neve può arrivare fin su città come Roma e Napoli che invece molto più difficilmente riescono a vedere la neve con ondate di gelo provenienti dalla Russia (quindi da est). L’inverno, quindi, tornerà a ruggire sul nostro Paese (e su gran parte d’Europa) nei prossimi giorni: nonostante il caldo anomalo della prima metà di Gennaio, la stagione è ancora molto lunga e certamente anche dopo quest’ondata di freddo che sull’Italia inizierà tra 20 e 21 Gennaio e si prolungherà almeno fino al 23-24 Gennaio, ce ne saranno altre ancora tra fine mese e i prossimi Febbraio e Marzo.

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