Reggio Calabria – ‘Ndrangheta: l’avvocato Ciccio Meduri spiega in un’intervista a StrettoWeb cosa sta succedendo in Tribunale dopo la sospensione del processo Gotha
Buonasera avvocato, cosa vuol dire congelamento dei termini di custodia cautelare?
“Buonasera a voi, bisogna premettere che il termine “congelamento” è tecnicamente sbagliato. Non è un termine giuridico. Viene utilizzato prettamente in ambito giornalistico. Si tratta sempre e comunque di una sospensione“.
Spieghi Meglio…
“Non è molto facile da spiegare. Proverò a fare del mio meglio. Il nostro codice di procedura penale prevede una serie di “termini” – dipendentemente dal tipo e dalla gravità del presunto reato – per la cui durata un soggetto imputato possa essere sottoposto a custodia cautelare in carcere. In termini poco tecnici: più il reato che si presume commesso è grave, più i tempi di custodia cautelare sono lunghi. La sospensione dei termini indica un lasso temporale durante il quale la normale decorrenza dei suddetti, quindi: giorni/mesi/anni viene bloccata“.
La custodia cautelare vale per tutti i reati?
“Assolutamente no! Preliminarmente deve trattarsi di delitti e non contravvenzioni, inoltre l’applicazione della misura della custodia cautelare in carcere (detta anche carcerazione preventiva) è subordinata a dei requisiti. Trattasi dei c.d. “Gravi Indizi di colpevolezza” ai sensi dell’art. 273 codice di procedura penale, tuttavia, essi non sono di per se sufficienti per l’applicazione della misura, è necessario che ricorra inoltre almeno una delle tre condizioni di cui all’art. 274 c.p.p. rubricato “Esigenze Cautelari”, che sono: pericolo d’inquinamento probatorio, pericolo di commissione di reato, pericolo di fuga. Con la presenza dei Gravi Indizi di colpevolezza e di almeno uno dei tre elencati dal 274 è possibile applicare la carcerazione preventiva“.
Quali sono questi termini?
“Si devono distinguere tre tipologie di termini previsti dal nostro codice.
– I termini di fase che si riferiscono per l’appunto a una fase processuale (udienza preliminare, primo grado, grado di appello), che comunque possono essere sospesi per vari motivi.
– I termini complessivi: che riguardano l’intera durata del processo ma che possono soffrire della sospensione dei termini di fase.
– I termini finali o ultimi: Rappresentato il Tetto Massimo, che non potrà MAI essere superato, anche in caso di sospensione.
Esempio estremo presente nel nostro ordinamento è dato dai 6 anni (mi pare) di carcerazione preventiva, applicabile per quelle fattispecie di presunti reati per cui la legge prevede potenzialmente pene superiori ai 20 anni e fino all’ergastolo“.
Perché hanno sospeso in Gotha?
“Nei Maxi-processi, quelli in cui il numero degli imputati è molto elevato, la contestazione mossa dall’accusa riguarda fattispecie delittuose particolarmente complesse (come ad esempio l’associazione per delinquere di stampo mafioso) e che prevedono un dibattimento molto ampio e articolato, il codice da la possibilità al Giudice di sospendere i termini di fase della custodia cautelare per il tempo del dibattimento, che è ovviamente la parte più lunga. In soldoni non vengono contati i giorni necessari per il dibattimento. Molti però hanno contestato la legittimità di questa disciplina“.
In che senso?
“Due Eccelsi Giuristi, l’Avv. Coppi e il Giudice Carnevale, che non sono proprio gli ultimi arrivati, fecero un ragionamento che io vi rendo in termini semplicistici: “se il dibattimento è ampio, la colpa non è certo dell’imputato.” Secondo questa impostazione, che molti condividono, sull’imputato ricadrebbe una situazione negativa (sospensione dei termini di custodia cautelare) per una circostanza non ascrivibile a lui stesso, ovvero la complessità e la lunghezza del dibattimento“.
Cosa succederà in Gotha?
“I termini resteranno sospesi fino alla Sentenza. E non verranno computati ai fini dei termini di fase e dei termini complessivi, purchè però non vadano a sforare il Tetto Massimo dei c.d. Termini Finali o Ultimi“.