Gli “insulti” di Salvini e i piagnistei del Sud: se della Lega ci fa incazzare l’unica cosa su cui ha ragione…

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Salvini arriva al Sud e in tanti si lamentano per i suoi “insulti”, ma in realtà tra mille follie è l’unica cosa su cui ha ragione (perché è la verità)

matteo salvini siciliaSalvini nel giorno di San Valentino ha girato Sicilia e Calabria con numerosi comizi elettorali: accolto da un bagno di folla sia a Messina che a Reggio Calabria, il leader della Lega ha stimolato reazioni comprensibilmente contrastanti. Che proseguono con una coda di polemica in queste ore, stimolando una riflessione molto seria. Non è difficile e complicato, infatti, trovare valide motivazioni per contrastare le posizioni di Salvini e della Lega. Gran parte della sua campagna elettorale si basa su una strategia ben precisa volta a colpire l’emotività degli elettori e raccogliere consenso: alimentare paure e divisioni strumentalizzando i fatti e sfruttando una determinata percezione della realtà. Gran parte del consenso di Salvini, infatti, deriva dalle sue posizioni forti contro gli immigrati e l’immigrazione, con tanto di promesse di rimpatri di massa nel momento in cui diventerà premier. Uno specchietto per le allodole, perchè in ogni caso Salvini non sarà Presidente del Consiglio (in quella che per lui è la migliore delle ipotesi sarà un alleato di minoranza di un governo di centro/destra, qualora la coalizione guidata da Forza Italia riuscisse ad ottenere la maggioranza).

salvini manifesti immigratiE mentre gli immigrati stanno attaccando i manifesti elettorali della Lega e di Salvini (le foto spopolano sui social), i contenuti della sua campagna elettorale si posizionano al limite delle “dottrine” (se così possiamo definirle) fascio-razziste proprio sul tema dell’immigrazione, che l’Italia è stata incapace di affrontare con la dovuta serietà fino a poco tempo fa (ma negli ultimi mesi il Ministro Minniti ha lavorato egregiamente in tal senso, ottenendo i risultati sperati, seppur con colpevole ritardo. Peccato, perché se ci avessero pensato prima questo Salvini non sarebbe neanche venuto fuori!).

Sui toni e sui contenuti di Salvini, quindi, ci sono mille motivi e mille spunti per avere una valida contrapposizione. Eppure al Sud sta succedendo l’esatto contrario. In tipico stile meridionale, ci fa incazzare l’unica cosa su cui Salvini ha ragione. Tutti a rimproverare gli “insulti” che Salvini avrebbe fatto al Sud, negli anni, da militante ed esponente della Lega. Lega che, sul Sud, molto spesso è stato l’unico movimento politico che ha detto senza peli sulla lingua le cose come stanno, mentre gli altri alla ricerca di voti continuavano ad alimentare l’assistenzialismo che il Sud ha sempre preteso dalla democrazia. Le clientele, i posti di lavoro, i favori. E allora se Salvini rivendica con orgoglio di essere tra “quelli che si battono per eliminare i 70 mila falsi invalidi, i forestali della Calabria, i dipendenti dell’INPS sempre in malattia“, per i meridionali diventa un “insulto“. In realtà è la verità. Dura, cruda. Ma la verità. E così come bambini che vanno dalla mamma (?) a piangere per una monelleria, ecco meridionali, siciliani, calabresi, reggini, messinesi lamentarsi del “disprezzo” espresso da Salvini nei loro confronti. “Ci insulta e poi vuole i nostri voti“, “parla male di noi“, “non ci ha mai apprezzato“. Ma che cosa ci sarebbe da apprezzare e da parlare bene di una terra che continua a regredire nell’arretratezza e nel sottosviluppo?

Dovremmo essere noi i primi a lamentarci di come non siamo in grado di far funzionare le cose. Dovremmo essere noi i primi a dire quello che la Lega dice da anni nei confronti del Sud. Dovremmo essere noi a combattere la mentalità delle clientele, degli alibi, delle giustificazioni, dell’approssimazione, dell’incapacità, dell’assistenza che ci sta affossando da decenni. E Salvini non ci insulta: fotografa la realtà. Dovremmo affrontarlo, criticarlo e demolirlo sulle mille altre fandonie con cui tenta di abbindolare la gente (in tutt’Italia, anzi soprattutto al Nord!), invece ci lamentiamo dell’unica cosa su cui ha ragione.

gambarie neve etnaNon è forse vero che Scilla è mille volte più bella di Rimini? E Gambarie cos’ha da invidiare a Cortina? Le bellezze della Sila … altro che Dolomiti! E la Costa degli Dei? Eppure milioni di turisti preferiscono Portogruaro. Il problema è la nostra mentalità, l’assenza della cultura del lavoro e dello sviluppo, la diffusione della sottocultura dell’invidia sociale. Abbiamo l’oro ma siamo nella merda, mentre al nord riescono a trasformare la merda in oro. E se vengono a dirci come fare, anziché prenderli come modello ci mettiamo a piangere perché ci stanno “ingiuriando“.

Non dovrebbe neanche essere argomento della discussione politica, ma oggi Salvini è un “mostro” generato dagli errori della destra. Le responsabilità di Gianfranco Fini, che ha dilapidato con un folle gesto personale quell’eccezionale patrimonio politico, culturale e identitario che aveva costruito con decenni di impegno e sacrificio, ci hanno regalato l’aberrazione di Giorgia Meloni e del suo imbarazzante “Fratelli d’Italia“, e una Lega che diventa forte e nazionale riempiendo un vuoto e alimentando il populismo. Posizioni più vicine a quelle grilline, che alla coalizione guidata da Forza Italia. Eppure quando Salvini viene al Sud c’è persino qualcuno che su queste follie è pronto ad acclamarlo, ma tutti concordi a condannare gli “insulti” e le “offese” contro il Sud. L’unica cosa su cui ha ragione, l’unica cosa su cui dice la verità.

Dopotutto se ogni anno la nostra reazione alle graduatorie sulla Qualità della Vita sono le foto su facebook con il panorama dello Stretto, il sole e l’orgoglio per avere +20°C in pieno inverno, è evidente come non riusciremo mai a risolvere i nostri problemi perché neanche ce ne rendiamo conto. E allora viviamo contenti così, poveri e isolati. Ma felici. E guai se qualcuno viene ad aprirci gli occhi. Meglio che “tutto cambi affinchè tutto resti come prima“.

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