A Reggio Calabria dall’8 all’11 marzo decine di delegati e rappresentanti di “International House World Organization” per un’importante conferenza internazionale sulla metodologia di insegnamento dell’Inglese ai bambini
La conferenza è un importante meeting internazionale sulle modalità di insegnamento della lingua inglese ai bambini, ed è aperta anche ai docenti italiani che dal territorio calabrese e siciliano potranno incontrare alcuni tra i più grandi esperti del mondo e aggiornare la propria metodologia d’insegnamento seguendo i più moderni studi che verranno discussi e condivisi durante il meeting.
L’International House World Organization è un’associazione la cui principale caratteristica è proprio la formazione degli insegnanti: l’obiettivo è la qualità del lavoro, per questo soltanto una strettissima cerchia di scuole d’inglese con elevati e costantemente verificati standard di qualità possono diventare membri dell’Associazione . Al Sud Italia, da Roma in giù, sono soltanto cinque: una scuola di Campobasso, quella di Reggio Calabria, una di Catania e due di Palermo. Complessivamente in Italia ci sono 14 scuole che fanno parte del network “International House”, e nel mondo sono 160 in oltre 50 Paesi, dati che ne fanno la più importante e prestigiosa Associazione internazionale di scuole di lingua del mondo.
Per Reggio Calabria, quindi, si tratta di una grande occasione, a maggior ragione in questi anni di crescente marginalità, per aprirsi al mondo e far conoscere le proprie bellezze. Non solo, quindi, un meeting di lingua inglese, ma anche una vetrina turistica molto importante.
La scuola di Reggio Calabria è stata fondata da Christa Willauer nel lontanissimo 1964, ed è stata la prima scuola di lingue straniere della città. Un polo d’eccellenza per tutto il Sud Italia: è riconosciuta dal MIUR quale Ente Formatore per i Docenti (in qualità di membro AISLI), è l’unico centro Platinum di Cambridge Assessment English in Calabria ed è sede d’esame IELTS.. Aver portato in riva allo Stretto l’annuale conferenza sulla metodologia d’insegnamento ai più giovani, mobilitando attenzioni e presenze da tutto il mondo, nonostante le comprensibili resistenze legate alla logistica e le altre candidature con maggior appeal (si trattava di grandi capitali europee), denota una passione fuori dal comune nell’impegno professionale. Adesso sta al territorio cogliere la palla al balzo e mostrarsi nel modo migliore possibile, aprendo le porte ai delegati forestieri con l’accoglienza tipica del dna di questa terra così calorosa.