Grande entusiasmo e partecipazione per la candidatura al Senato di Massimo Ripepi
Grande ovazione e applausi scroscianti per l’intervento di Massimo Ripepi. Il primo sentito ringraziamento è andato alla sua squadra: ”Questo gruppo è nato dal grandissimo lavoro di tante persone. Due anni fa abbiamo cominciato questa avventura, ci abbiamo creduto fino in fondo. Non posso che ringraziare Peppe Quattrone, Pino Bertucci, Pasquale Romeo e Beniamino Scarfone che hanno tenuto alta la bandiera; Nello Scuderi uomo con vero spirito di servizio e saggezza, Andrea Guarna giovane professionista che nel silenzio ha lavorato senza pretendere nulla, tutti i dirigenti che combattono ogni giorno con impegno.” Il suo discorso parte subito sul decantato “voto di protesta, implementa un tipo di politica che azzera sempre più il cittadino, con i venti dell’antipolitica i cittadini contano sempre meno. Ragazzi, avete varie possibilità, per esempio andarvene, oppure la migliore: rimanere qua per difendere la nostra terra e farla risorgere. Un mandato politico ci fornisce solo gli strumenti per fare le cose, ma noi dobbiamo prima di tutto avere dei valori che sono alla base di idee e progetti, non possiamo consegnare l’Italia ad un fantoccio senz’anima come il M5s.” L’intervento si è poi spostato su tematiche più prettamente locali: “Il nostro partito al contrario di altri ha valorizzato i servitori del territorio, persone credibili. La Calabria ha bisogno in particolare di strumenti di crescita come una vera e forte città metropolitana che senza aeroporto è mutilata. La mia azione punterà a che il nostro territorio venga dichiarato strategico, perché è attorno a questo requisito che gravitano investimenti e crescita. Nei Patti per il Sud con enfasi ci hanno propinato alcuni interventi e gettato fumo sugli occhi, in realtà ci hanno dato un colpo secco con la diminuzione di risorse del 35%! La Calabria ha bisogno di aree strategiche: ringrazio il consigliere metropolitano Lamberti Castronuovo che ha fatto di tutto per bloccare il finanziamento a Sacal da parte della Città metropolitana, soldi che avremmo buttato al vento senza un autentico piano industriale per il nostro aeroporto. Bisogna puntare, inoltre, su tre pilastri: una Zes che inglobi l’intera area metropolitana dello Stretto – un aeroporto funzionante e funzionale- una legislazione speciale. La legislazione speciale si rende necessaria visto il problema delle interdittive antimafia che puniscono gli imprenditori solo sulla base del sospetto, le nostre imprese sono in ginocchio!” Un discorso accorato concluso da Ripepi con l’ultimo ringraziamento a Giorgia Meloni: “Mentre gli altri partiti hanno triturato i loro uomini, la Meloni ci ha esaltati. Per me è un momento importante perché spero che da quest’onda nasca una nuova classe dirigente. Siamo stanchi della falsità di questi ultimi governi, la nostra azione politica ruoterà attorno a Dio, Famiglia e Patria, per un’Italia più forte nell’identità e nella sua sovranità, contro l’oligarghia europea. Non perdiamo mai la speranza!”
Infine l’atteso intervento di Isabella Rauti: “Ringrazio Massimo che ha toccato il cuore di tutti e i tantissimi qui presenti, nutro grande affetto per Renato Meduri e Nello Scuderi. Sono legata al Sud perché mio padre è originario della Calabria. Approfitto di questo incontro per dire che le Carte di Pino Rauti sono state riconosciute di grande interesse storico e saranno donate alla Biblioteca Nazionale. È un riconoscimento a mio padre e a ciò che la destra ha rappresentato in Italia. Noi veniamo dal Movimento Sociale Italiano che nel 1946 alcune persone misero in piedi quando tutto sembrava finito. Abbiamo le idee dei nostri padri, un patrimonio intellettuale, culturale e valoriale, ma non siamo nostalgici, queste idee devono essere rielaborate alla luce del progresso storico.” Su questo ragionamento un affondo a chi in Italia “cavalca la paura, chi lo fa si accolla una responsabilità grave perchè alimenta la caccia alle streghe. Dobbiamo parlare dei fenomeni reali, non delle strumentalizzazioni. Il fenomeno fascista sta nel corteo che proprio nel giorno in ricordo delle vittime delle foibe inneggia ad una pagina buia della nostra storia!” E ancora: “Rappresentiamo un polo identitario con l’Italia nel cuore, contro tutte le minacce e senza strumentalizzazioni, dobbiamo uscire dal pantano, dal ristagno creato da chi è rimasto attaccato alla poltrona fino all’ultimo giorno senza dignità! I grillini sono metà giacobini e metà anarchici, a ciò si è affiancata negli ultimi anni l’ipocrisia del governo PD. C’è invece nel nostro Paese e nel nostro partito il capitale umano e valoriale per disegnare un nuovo futuro! La legge elettorale ci obbliga alle coalizioni: se come anticipato dai sondaggi arriveremo al 40% potremo dare finalmente stabilità al nostro paese. Abbiamo assistito ad una deriva dello stato e ad un governo che abdica alle sue funzioni fondamentali per impedire ai cittadini di andare al voto. Dobbiamo trasformare la rabbia in progetti, progetti che i grillini non hanno: non si vota per suggestione ma per convinzione!”
Hanno concluso il ciclo di interventi Francesco Talarico, candidato a deputato nel collegio uninominale di Reggio, che ha plaudito al lavoro straordinario fatto da Ripepi da semplice consigliere comunale e ha auspicato “al gioco di squadra in questa grande partita. I calabresi possono farsi valere. Siamo giovani e vogliamo rappresentare questa terra in Parlamento grazie allo sforzo corale da tutte le anime del centrodestra!”; infine Marco Siclari, candidato a senatore nel collegio uninominale reggino, si è detto “lieto di poter concorrere a rappresentare la mia terra. La politica deve servirci a raggiungere degli obiettivi, non è un obiettivo da raggiungere: sul tavolo di governo porteremo infrastrutture, lavoro, la salute!”.