Aeroporto dello Stretto, il Presidente dell’Ente Parco d’Aspromonte Bombino: “Se non reagiamo, saremo destinati a scomparire”
“Il nostro scalo, e non mi stancherò mai di ribadirlo, ha una valenza interregionale; è l’infrastruttura logistica più “avanzata” e baricentrica per connettere le intermodalità Euro-Mediterranee lungo le direttrici Nord-Sud, Est-Ovest. Reggio è sede di una Università che non a caso è denominata “Mediterranea”; è sede, inoltre, di una Università per Stranieri, la Dante Alighieri, peraltro l’unica del Mezzogiorno, che attrae centinaia di studenti da ogni parte del mondo. Reggio, pertanto, per vocazione ed intelligenza territoriale, ambisce a proporsi come Città degli Studi, come centro turistico e culturale, e non solo. In tale quadro – ha aggiunto Bombino – i progetti che in questi anni abbiamo realizzato per far diventare il Parco dell’Aspromonte un vero e proprio “attrattore metropolitano”, rischiano seriamente di restare “soffocati” e schiacciati in se stessi, vista la carenza di collegamenti. L’ottenimento della Carta Europea del Turismo Sostenibile, la candidatura mondiale dell’Aspromonte all’Unesco Global Geoparks, la vincente intesa tra il MArRC e l’Ente Parco che, grazie alla valorizzazione del connubio “Natura&Cultura”, anche quest’anno ha permesso a centinaia di visitatori di raggiungere i luoghi dell’Aspromonte dopo la visita del nostro Museo, sono tutte aspirazioni ed iniziative che potrebbero subire una gravissima mortificazione in assenza di una seria politica in grado di assicurare piena operatività all’Aeroporto dello Stretto. Se non reagiamo, saremo destinati a scomparire“.
“Interpretando la preoccupazione e l’istanza delle comunità dell’Aspromonte – ha concluso Giuseppe Bombino – chiedo ai vertici di Sacal di voler definire, una volta e per tutte, le linee di un piano industriale che risponda ai principi di razionalità e lungimiranza e alle aspettative della collettività. C’è bisogno di un’azione straordinaria, poiché straordinaria è la portata delle opportunità e delle occasioni per Reggio. Chiedo alle altre Istituzioni, pertanto, di assumere ogni iniziativa per programmare la “messa in sicurezza” nostro Scalo, anche al fine di evitare che un’altra luce venga spenta in Città“.