Aumento dell’IVA al 24% imminente: 9 mesi di tempo per scongiurarlo. Il compito (difficile) toccherà al nuovo Governo (?)
Tra i nodi principali da sciogliere, di cui nessuno parla in questi giorni, c’è l’aumento dell’IVA scongiurato per il 2018 dal governo Gentiloni che con la nuova legge di bilancio ha reperito quasi 15 miliardi di euro evitando l’attivazione della clausola di salvaguardia sui conti dello Stato. Per tutto il 2018, quindi, l’esecutivo Gentiloni è riuscito (seppur con grandi difficoltà) a mantenere l’aliquota IVA al 22% (e quella ridotta al 10%), ma cosa succederà dal 1° Gennaio 2019?
Allo stato attuale, è previsto dal 1° Genaio 2019 un aumento dell’IVA addirittura al 24,2%, di oltre due punti percentuali (quella ordinaria salirebbe dall’attuale 10% all’11,5%). Un aumento progressivo è previsto anche negli anni successivi: dal 1° Gennaio 2020 avremmo un’IVA al 24,9% (ridotta al 12%) e dal 1° Gennaio 2021 addirittura al 25% (la ridotta rimarrebbe al 12%). Ci sono appena 9 mesi di tempo, quindi, per tentare di evitare quest’aumento che sarebbe un vero e proprio dramma per gli italiani.
Al nuovo Governo (?) il compito di scongiurare questi aumenti, sulla falsariga di quanto già fatto da Gentiloni lo scorso anno. Altro che che “Reddito di Cittadinanza” e “Flat Tax“: le promesse elettorali che evidentemente hanno ingannato milioni di elettori, adesso iniziano a scontrarsi con la cruda e dura realtà.